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Aria polare e favonio
MeteoSvizzera-Blog | 17 aprile 2024
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Aria polare marittima da nord, precipitazioni nella Svizzera nordalpina e nelle Alpi, favonio al Sud: eccovi il resoconto di una giornata di metà aprile.

Ieri mattina c'era ancora un po’ di foschia sul Piano di Magadino, fino all'arrivo del favonio.
Ieri mattina c'era ancora un po’ di foschia sul Piano di Magadino, fino all'arrivo del favonio.
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Situazione sinottica ed effetti sul tempo in Svizzera

Fig. 1: animazione satellitare composita (Airmass RGB) con campo radar della reflettività (OPERA) e posizione delle scariche atmosferiche. Le indicazioni degli orari nella legenda sono UTC [16.04.2024 – 12:00 - 18:00 ora locale].
Fig. 1: animazione satellitare composita (Airmass RGB) con campo radar della reflettività (OPERA) e posizione delle scariche atmosferiche. Le indicazioni degli orari nella legenda sono UTC [16.04.2024 – 12:00 - 18:00 ora locale]. (EUMETSAT / OPERA / NinJo@MCH)

Possiamo riassumere brevemente gli attori principali come segue:

  1. Estesa saccatura posizionata sull’Europa settentrionale, in discesa verso la regione alpina.
  2. Aria polare moderatamente umida convogliata verso il nostro Paese, con fronte freddo annesso (arrivato in giornata).
  3. Netto calo termico a nord delle Alpi, ricaduta favonica al sud che mantiene le temperature a valori primaverili.

Le misure delle temperature massime (misurate a 2m dal suolo), raffiche del vento e temperature minime a 5 cm dal suolo sono rappresentati nel seguente slideshow.

Il favonio in giornata si è manifestato in maniera estesa, toccando tutte le regioni di pianura e i fondovalle della Svizzera sudalpina. Le raffiche massime alle basse quote si sono situate attorno ai 70-80 km/h. Per l’evento era infatti attiva un’allerta di livello 2 (su 5).

Dato che il favonio si è fortemente attenuato nella notte su mercoledì, le temperature minime sono piombate al di sotto dello zero anche al sud delle Alpi. Questo esteso gelo al suolo è stato anche favorito dall’assenza di nuvolosità notturna.

Le seguenti animazioni rappresentano l’andamento del vento e delle temperature del punto di rugiada nel corso della giornata di ieri.

Fig. 3: animazione delle misure del vento [kt] del 16.04.2024. Sono rappresentate anche le isobare [hPa]. Di sfondo l’immagine satellitare nel canale visibile.
Fig. 3: animazione delle misure del vento [kt] del 16.04.2024. Sono rappresentate anche le isobare [hPa]. Di sfondo l’immagine satellitare nel canale visibile. (EUMETSAT / NinJo@MCH)
Fig. 4: animazione delle misure del punto di rugiada del 16.04.2024. Si nota molto bene come l’aria fredda arrivi da nord (netto calo dei valori) attraversando le vallate sudalpine per poi raggiungere anche le pianure
Fig. 4: animazione delle misure del punto di rugiada del 16.04.2024. Si nota molto bene come l’aria fredda arrivi da nord (netto calo dei valori) attraversando le vallate sudalpine per poi raggiungere anche le pianure (NinJo@MCH)

Tornando alla fig. 1., è interessante notare come verso le regioni nordorientali della vicina Italia si siano sviluppati estesi fenomeni convettivi, mentre verso il Ticino centro-meridionale e le Prealpi Piemontesi la presenza del favonio abbia letteralmente “tagliato le gambe” alla convezione: non si è potuto osservare altro che qualche timido cumulo sui rilievi.

Performance dei modelli

La sfida principale in questo genere di situazioni è la stima delle raffiche massime possibili. I modelli di previsione numerica possono darci un’idea dell’ordine di grandezza delle raffiche, ma non sempre le loro proposte sono da prendere come oro colato. Prendiamo come esempio la previsione del gradiente barico tra Kloten e Lugano, un buon predittore per il favonio (sia da nord sia da sud).

Fig. 5: animazione che raffigura l’andamento il gradiente barico tra Kloten e Lugano (linea blu spessa) e la sua previsione (linee tratteggiate e aree di incertezza, modello COSMO).
Fig. 5: animazione che raffigura l’andamento il gradiente barico tra Kloten e Lugano (linea blu spessa) e la sua previsione (linee tratteggiate e aree di incertezza, modello COSMO). (COSMO@MeteoSwiss)

Come si nota dalla figura 5; Il gradiente effettivo era spesso sottostimato dal modello COSMO-2E (aree e linee tratteggiate in arancione), mentre COSMO-1E CTRL (linee nere tratteggiate) era in generale più vicino alla realtà.

Se volete rinfrescare le vostre conoscenze favoniche trovate maggiori informazioni ai seguenti link: