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Bilancio intermedio della situazione di allerta
MeteoSvizzera-Blog | 31 marzo 2024
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La complessa situazione di allerta del fine settimana pasquale è in pieno svolgimento. Nel blog odierno vi aggiorniamo su quanto già avvenuto e su quanto ci attendiamo entro lunedì pomeriggio.

Nevicata di oggi a San Bernardino (Fonte: Segnalazioni meteo / App MeteoSvizzera)
Nevicata di oggi a San Bernardino (Fonte: Segnalazioni meteo / App MeteoSvizzera)
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Entriamo nella fase finale, quella più intensa

Dopo circa due giorni l’attiva situazione di sbarramento sul versante sudalpino sta entrando nella sua fase finale, quella più attiva. Nella notte fra domenica e lunedì è infatti atteso il transito, proprio sulla Svizzera, della corrente a getto che rafforzerà temporaneamente, ma in modo marcato, l’afflusso di aria umida dal Mediterraneo verso la regione alpina. In seguito, nel corso di lunedì, essa si sposterà verso i Balcani, l’afflusso di aria umida inizierà a diminuire e le precipitazioni si esauriranno gradualmente nel corso della giornata, dapprima verso la Svizzera francese, in serata anche verso i Grigioni.

animazione dell’andamento del geopotenziale e della velocità del vento attorno a 9000 metri di quota. La colorazione indica le zone con la velocità del vento più forte (indicata in nodi, 100 kt = 185 km/h). Attorno alle 03 UTC (le 05:00 ora locale) la corrente a getto sulle Alpi raggiunge il suo massimo. Il vento segue le linee nere del geopotenziale in senso antiorario attorno al centro di bassa pressione situato al largo dell’Irlanda.
Fig. 1: animazione dell’andamento del geopotenziale e della velocità del vento attorno a 9000 metri di quota. La colorazione indica le zone con la velocità del vento più forte (indicata in nodi, 100 kt = 185 km/h). Attorno alle 03 UTC (le 05:00 ora locale) la corrente a getto sulle Alpi raggiunge il suo massimo. Il vento segue le linee nere del geopotenziale in senso antiorario attorno al centro di bassa pressione situato al largo dell’Irlanda. (Fonte: modello ECMWF del 31.03.2024 ore 00:00 UTC, elaborazione MeteoSvizzera)

Nevicate già abbondanti fra il Sempione e il San Gottardo

La situazione di sbarramento sul versante sudalpino è iniziata venerdì mattina. Dopo una prima fase con precipitazioni perlopiù deboli e intermittenti, le precipitazioni hanno iniziato ad intensificarsi nel corso di sabato.  Da venerdì mattina, sono caduti fra il Locarnese, la regione di Saas-Fee, il San Gottardo e la Leventina più di 50 mm, con punte localmente fino a 100 – 120 mm. In termini di neve, il manto nevoso è cresciuto negli ultimi 3 giorni nelle regioni più toccate di 80 – 120 cm, con un limite delle nevicate compreso fra 1200 e 1800 metri di quota. Sul resto dell’arco alpino il manto nevoso è cresciuto in genere di 10 – 30 cm. Ben più della metà di queste precipitazioni sono cadute nelle ultime 24 ore. Ad esempio, secondo i dati dell’SLF, fra sabato e domenica mattina alle ore 08:00 alla stazione mi misura autmatica di Hendar Furggu (2299 m sopra Bosco Gurin) sono caduti 65 cm di neve fresca, al Bortelsee (2517 m nella zona del Sempione) 81 cm e sul Wenghorn (a 2424 m sempre nella zona del Sempione) 96 cm

Carta con i quantitativi di neve fresca delle ultime 24 ore (stato alle ore 09:00 locali del 31.03.2024) stimati dall’algoritmo automatico INCA, con sovrapposti le misure effettuate dagli osservatori la mattina di Pasqua. La colorazione con le tonalità gialle indica il baricentro delle precipitazioni.
Fig. 2: carta con i quantitativi di neve fresca delle ultime 24 ore (stato alle ore 09:00 locali del 31.03.2024) stimati dall’algoritmo automatico INCA, con sovrapposti le misure effettuate dagli osservatori la mattina di Pasqua. La colorazione con le tonalità gialle indica il baricentro delle precipitazioni. (Fonte: MeteoSvizzera / INCA)

Ulteriore neve fresca attesa entro lunedì mattina

L’afflusso di aria umida tenderà a rafforzarsi nelle prossime ore per raggiungere il suo massimo nella notte su lunedì. Le precipitazioni si intensificheranno di conseguenza nelle prossime ore, perdureranno fino a lunedì mattina, per poi iniziare lentamente ad esaurirsi nel corso di lunedì in giornata.

Dalla Valle di Saas alla regione del Sempione fino all'Obergoms, così come fra l'Alta Valle Maggia e l'Alto Moesano, fino a lunedì pomeriggio sono attesi ulteriori 50 - 80 cm di neve fresca, mentre nelle altre regioni sono attesi ulteriori 30 – 50 cm di neve fresca. Questi quantitativi giustificano il mantenimento delle allerte di livello 4, rispettivamente di livello 3, per le forti nevicate. Per i dettagli delle diverse allerte attive vi rimandiamo alla nostra carta delle allerte di pericoli naturali.

Carta con i quantitativi di neve fresca previsti dal modello OSHD del SLF su 24 ore entro le 08:00 locali di lunedì 1° aprile 2024. Rispetto ai giorni scorsi il baricentro delle precipitazioni tende a spostarsi lentamente verso est.
Fig. 3: carta con i quantitativi di neve fresca previsti dal modello OSHD del SLF su 24 ore entro le 08:00 locali di lunedì 1° aprile 2024. Rispetto ai giorni scorsi il baricentro delle precipitazioni tende a spostarsi lentamente verso est. (Fonte: SLF / MeteoSvizzera)

Tenuto conto che l’aria umida proveniente dal bacino del Mediterraneo è relativamente mite, il limite delle nevicate si situerà generalmente fra 1600 e 2000 metri di quota, ma nelle vallate alpine nella notte potrà scendere temporaneamente fin verso i 1200 metri in corrispondenza delle fasi con le precipitazioni più intense.

Con simili quantitativi di neve (considerando sia quelli caduti, sia quelli attesi) il pericolo di valanghe è ovviamente aumentato nelle ultime ore, come testimoniato dal bollettino per le valanghe emesso dai colleghi dell’Istituto federale per lo studio della neve e delle valanghe SLF (www.slf.ch).

Le precipitazioni non stanno dando preoccupazioni solo in montagna, bensì anche sul fronte idrologico. L’Ufficio federale dell’ambiente ha emesso a questo proposito oggi anche delle allerte idrologiche per il Ceresio, il Verbano e il fiume Maggia (portale sui pericoli naturali).

Senza dimenticare il vento

Come sempre capita nelle situazioni di sbarramento da sud, sul versante nordalpino si è verificata una situazione favonica, come già descritto nel nostro blog di ieri. Questa situazione perdurerà fino a lunedì mattina, ma la fase più intensa per quanto riguarda il versante nordalpino è oramai alle nostre spalle. Mentre per quel che riguarda il versante sudalpino il passaggio della corrente a getto proprio sopra le Alpi nella notte su lunedì creerà le condizioni per lo sviluppo temporaneo di forti venti un po’ a tutte le quote del Ticino, delle Valli del Grigioni italiano e dell’Engadina. Sono attese raffiche di scirocco a quote collinari fin verso 50 – 80 km/h, mentre in montagna, sopra i 1600 m, localmente le raffiche massime del vento potranno toccare i 90 – 120 km/h.