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La vista dalle cime delle Prealpi...

MeteoSvizzera-Blog | 06 febbraio 2024
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... spesso rivela fenomeni meteorologici interessanti e fornisce informazioni sulle condizioni attuali del tempo, come nel caso della giornata odierna. Riassumiamo i fenomeni meteorologici più importanti di oggi con l'aiuto delle immagini delle webcam.

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La maggior parte di noi meteorologi e meteorologhe ama scalare le montagne e le vette delle Alpi e Prealpi, ognuno a modo suo: alcuni volano con il parapendio sopra il Lago Maggiore, altri preferiscono un'escursione sul Grosser Mythen, altri ancora pedalano in mountain bike fino al Wildspitz. Alcuni più esperti provano a raggiungere il Gruppo del Churfirsten a corsa. In una mattinata invernale, raramente anche dopo un turno di notte, c’è chi si reca con le pelli di foca fino alla vetta più vicina per godersi la neve polverosa, che sta diventando sempre più rara.

La motivazione di questi sforzi fisici è di solito la vista, che spesso ha molto da offrire all'occhio meteorologico. Questo è anche il caso oggi.

1. Stratus (nebbia)

Da qualche giorno, soprattutto sulle pianure nordalpine, ma nella giornata di oggi anche al Sud, si verifica la formazione di nebbia e nebbia alta. La sua previsione non è sempre facile.

Nella zona del Lago dei Quattro Cantoni, ma anche sul Lago di Zurigo, spesso si è rivelata più persistente del previsto. La sua dissoluzione è stata impedita dalla presenza di una marcata inversione, da uno strato di base già presente e da un ulteriore apporto di umidità dalle superfici fredde del lago. Soprattutto, però, le Prealpi fungevano da protezione dal forte vento da sudovest, che nelle regioni più settentrionali aveva invece provocato un rimescolamento al limite superiore della nebbia e nelle zone periferiche.

Per saperne di più sull'insolita situazione di nebbia, si può consultare il nostro blog di ieri (versione in tedesco).

2. Nubi orografiche, a tratti sotto forma di Altocumulus lenticularis (= nubi lenticolari)

Le nubi lenticolari sul lato destro dell'immagine si sono formate grazie alle onde orografiche causate dalle forti correnti occidentali in quota. Oltre alle singole nubi lenticolari, a livello della tropopausa si è formato un vero e proprio strato di cirri che, contrariamente alle aspettative, ha limitato in modo piuttosto marcato il soleggiamento al Sud e nelle Alpi orientali.

Maggiori informazioni nel seguente blog: Onde nel blu

3. Cirrus homogenitus (= scie di condensazione)

Gli aerei emettono particelle di acqua e fuliggine dovute alla combustione del cherosene. Quando l'aeroplano si trova ad un'altitudine di crociera, le temperature ambientali sono comprese tra -20 e -60 gradi. L'aria umidificata che fuoriesce dagli aerei si raffredda molto rapidamente formando cristalli di ghiaccio, che appaiono come sottili scie di condensazione.

Affinché queste scie persistano per un periodo di tempo prolungato, l'umidità dell'aria circostante deve essere elevata (umidità relativa intorno o superiore al 100%), altrimenti i cristalli di ghiaccio sublimeranno rapidamente (e si dissolveranno). Anche le condizioni delle correnti atmosferiche e della loro stratificazione determinano per quanto tempo i sottili cirri rimangono visibili.

Se le scie di condensazione persistono per almeno 10 minuti, si parla di “cirrus homogenitus”.

Maggiori informazioni a questo link.