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Onde nel blu

MeteoSvizzera-Blog | 15 marzo 2023

Questo mercoledì una rapida corrente da nord-ovest si ha soffiato sulle Alpi, causando una situazione di favonio sul versante sudalpino. Un vento più o meno perpendicolare alle Alpi significa potenziali onde nella massa d'aria sottovento, come quelle che crea l'acqua scorrendo in un fiume dal letto sassoso. Queste onde sono particolarmente apprezzate dai piloti di aliante che le sfruttano per guadagnare quota. In questo blog approfondiamo dunque lo sviluppo di queste ondulazioni.

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Corrente perpendicolare all’arco alpino

Lo sprofondamento della saccatura avvenuto nel corso della giornata di ieri è stato seguito dalla rotazione dei venti a nord. Al Sud oltre a ciò si è verificata una ricaduta favonica, favorita sia dall’arrivo dell’aria fredda al nord delle Alpi, sia appunto dalla rotazione dei venti in quota. Già a partire da ieri sera il vento da nord ha infatti raggiunto con moderata intensità le basse quote del Ticino e del Moesano, favorendo una giornata di metà settimana soleggiata con ottima visibilità.

Gradiente di pressione e favonio al Sud

Come notiamo dalla Fig. 3, il gradiente di pressione si è invertito nella seconda parte della giornata di ieri, martedì. La nuvolosità a media quota ci ha però messo un po’ più di tempo a dissolversi totalmente, cosa avvenuta poi al calar del sole. Nel pomeriggio il favonio si è limitato ad interessare le valli superiori, e solamente verso sera si è manifestato anche più a sud, dapprima a Locarno e in seguito anche a Lugano e Stabio.

Onde sottovento

Quando oltrepassa la cresta alpina, il vento da nord-ovest viene deviato verso l'alto, come mostrato nella Fig. 4. A questo punto dal lato sottovento l'aria comincia a ondeggiare, comportandosi come vere e proprie onde atmosferiche, oggi purtroppo invisibili. D'altra parte, quando l'umidità dell'aria in quota è sufficiente, esse possono essere rivelate dalle nubi lenticolari, che testimoniano l’esistenza di queste ondulazioni dell'atmosfera.

L'onda, un ascensore per gli alianti

Queste onde sono particolarmente interessanti per il mondo dell'aviazione, poiché si propagano ad altitudini molto elevate e possono essere percepite dagli aerei commerciali. Tuttavia, sono particolarmente apprezzate dai piloti di alianti (noti anche come glider pilots) che, in assenza di motore, possono sfruttare le zone di risalita delle onde, note come "salti" d'onda. Vero e proprio ascensore atmosferico con velocità di salita fino a 10 m/s (cioè 3 volte la velocità di un ascensore convenzionale), l'onda può spingere i piloti di aliante fino a 6 km di quota, o anche di più se lo spazio aereo lo consente!

Previsione delle onde

Grazie ai nostri modelli di previsione ad alta risoluzione, che vantano un'alta risoluzione del terreno e prevedono il vento a diversi livelli, possiamo ora prevedere la posizione delle zone di sollevamento e la loro intensità. Per questo mercoledì, ad esempio, possiamo osservare dove è probabile trovare questi sollevamenti atmosferici con le velocità verticali previste dal nostro modello preferito a 700 hPa, cioè a un'altitudine di circa 3000 m: la scala è in Pa/10s, le zone di risalita sono quelle in blu (calo di pressione, quindi aria in salita) mentre le zone di discesa sono in rosso (aumento di pressione, quindi aria in discesa). Il segnale dà bande colorate nelle valli, piuttosto lunghe e parallele alle creste principali dal sud delle Alpi francesi al sud delle Alpi austriache. Il campo di gioco è vasto!

Una situazione ideale per il volo a onde in aliante

In considerazione di questa configurazione meteorologica ideale per la generazione di onde orografiche, molti piloti di alianti sono decollati questa mattina presto in Ticino, nel nord Italia e anche nelle Alpi francesi. Se non è possibile vederli da terra perché volano ad alta quota (tra i 3 e i 6 km), è possibile seguire le loro evoluzioni in cielo grazie a siti web gratuiti come GlideAndSeek, da cui è tratto lo screenshot qui sotto.

Al momento in cui scriviamo, alcuni di loro hanno già percorso diverse centinaia di chilometri, esclusivamente con l'energia fornita dall'atmosfera. Si noti nella Fig. 7 qui sotto la lunghezza della pista rossa percorsa da un pilota che è decollato da Grenoble questa mattina e a mezzogiorno aveva già attraversato il confine austriaco. E la giornata non è ancora finita, il che lascia presagire buone prestazioni per questa sera...