Ambito dei contenuti

Innovazioni nel monitoraggio climatico

MeteoSvizzera-Blog | 24 gennaio 2024
3 Commenti

In Svizzera il cambiamento climatico accelera sempre di più; il 2022 e il 2023 sono risultati di gran lunga i due anni più caldi da quando sono iniziate le misurazioni nel 1864. Per descrivere questo rapido mutamento sono necessari nuovi approcci. Per questo motivo, MeteoSvizzera introduce una serie di innovazioni nel monitoraggio del clima: ecco una breve panoramica.

  • Clima

Piè di pagina

Navigazione top bar

Autorità federali svizzereAutorità federali svizzere

Si è appena concluso il 2023 in Svizzera, il secondo anno più caldo da quando sono iniziate le misurazioni sistematiche nel 1864. E questo dopo che il 2022 aveva già superato in modo significativo il precedente record del 2018. Dagli anni Settanta, tutti i decenni sono stati più caldi del precedente. Ciò dimostra chiaramente che il riscaldamento in Svizzera ha subito un'accelerazione significativa e mette in discussione sempre più alcuni dei metodi precedentemente utilizzati per il monitoraggio del clima (cfr. Blog del 13 luglio 2023). MeteoSvizzera ha studiato sistematicamente nuovi approcci e sviluppato soluzioni, si vedano ad esempio il rapporto tecnico 285 di MeteoSvizzera (in tedesco) o il relativo articolo scientifico peer-reviewed. I risultati di questi studi saranno ora introdotti gradualmente nei prodotti e nelle pubblicazioni. In questo blog forniamo una breve panoramica su queste novità.

Cosa ci sarà di nuovo?

Introduciamo una linea di tendenza climatica basata sulla regressione lineare locale (vedi slideshow). Essa permette di descrivere con precisione l'andamento climatico non lineare e corrisponde quasi esattamente a una media mobile su una finestra temporale di 30 anni. Ove possibile, ci asteniamo dall'utilizzare tendenze lineari per la descrizione a lungo termine del cambiamento climatico. Utilizziamo il punto finale della linea di tendenza climatica come media climatica attuale. Tale valore viene utilizzato, tra l'altro, per determinare il riscaldamento rispetto al riferimento preindustriale (media degli anni 1871-1900). Seguendo questo approccio, possiamo affermare che la temperatura media annuale svizzera è aumentata di circa 2,8 °C rispetto all'epoca preindustriale ed è già di 0,9 °C superiore alla norma 1991-2020. L'incertezza dell'attuale media climatica è di poco inferiore a ±0,4 °C.  Per descrivere le fluttuazioni climatiche decennali, al posto del filtro di Gauss viene quindi ora utilizzato questo lisciamento basato sulla regressione lineare locale.

Cosa resta uguale?

Molto rimane invariato. Il periodo standard definito dall'Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) (attualmente la norma 1991-2020) continua ad essere il riferimento principale per la classificazione del clima del mese, della stagione o dell'anno in corso. Ad esempio, l'indicazione se un mese è stato troppo caldo o troppo freddo, o se la stagione passata è stata più soleggiata o più piovosa "del normale", farà ancora riferimento al periodo di riferimento WMO attualmente valido. Inoltre, non sono state apportate modifiche alla visualizzazione delle mappe, anche a quelle che rappresentano le anomalie rispetto ad un certo periodo di riferimento. Le norme climatiche dell'OMM sono quindi ancora giustificate per diverse applicazioni.

Quando e dove verranno introdotte le modifiche?

Le innovazioni introdotte in questo blog verranno ora gradualmente integrate nei prodotti di MeteoSvizzera, per esempio da subito nei bollettini climatici. Nel corso di quest’anno anche i prodotti presenti sul sito web di MeteoSvizzera saranno gradualmente ampliati o adattati. Anche il Rapporto sul clima dell’anno 2023, che sarà pubblicato nell'estate 2024, conterrà già queste novità.

Ulteriori informazioni

Blog: Alle prese con il cambiamento climatico

Rapporto tecnico MeteoSvizzera 285

Pubblicazione scientifica peer-reviewed [link esterno]