Il contributo dei dati radar
Prima di osservare i danni al suolo, le strutture tornadiche o downburst all'interno dei temporali possono essere identificate anche grazie alle misurazioni del radar meteorologico. I nostri 5 radar non solo permettono di stimare l'intensità delle precipitazioni, ma forniscono anche preziose informazioni sui venti e quindi sulla presenza di rotazione o divergenza. In particolare, la componente radiale della velocità, dedotta tramite l’effetto Doppler (lungo un fascio di scansione) permette di stimare se i venti stanno convergendo verso il radar o, al contrario, si stanno allontanando da esso, su un'ampia area, cosa che non è possibile con le nostre singole stazioni a terra.
A differenza delle intensità di precipitazione disponibili nell'applicazione, questi dati più complessi sono utilizzati internamente a MeteoSvizzera. Gli eventi recenti offrono l'opportunità di presentare un caso di studio sull'uso di questi dati molto ricchi, ma che non sono sufficienti per determinare se si è verificato un tornado o un downburst a La Chaux-de-Fonds.
Le velocità radiali misurate dal radar Albis (ZH) il 24 luglio alle 0920UTC (cioè alle 11:20 ora locale), mostrate nell'immagine sottostante, evidenziano una zona di cambiamento della direzione del vento proprio davanti alla tempesta che ha attraversato la regione. Questa zona molto stretta si trova al confine tra l'area rossa sopra La Chaux-de-Fonds (venti in avvicinamento al radar Albis) e l'area blu sopra Le Locle (venti in allontanamento dal radar Albis). L'area gialla indica che i venti sono perpendicolari al fascio radar, ma da questa sola mappa non è possibile capire in quale direzione.