Ambito dei contenuti

Pesiamo di più con l'alta o la bassa pressione?

MeteoSvizzera-Blog | 30 luglio 2023
7 Commenti

Può sembrare una domanda strana, ma la pressione atmosferica svolge un ruolo, per quanto poco rilevante, quando ci si pesa. A seconda del suo valore, la massa del corpo certo non cambia, cambia però il numero che si legge sulla bilancia. Ecco dunque una breve spiegazione al riguardo.

  • Tempo

Piè di pagina

Navigazione top bar

Autorità federali svizzereAutorità federali svizzere

Ovunque ci troviamo sulla Terra, siamo costantemente immersi nell'aria, è un fluido a tutti gli effetti. Quest'aria esercita una pressione in tutte le direzioni e su tutti gli oggetti, compreso dunque il nostro corpo, comunemente nota come pressione atmosferica. Attorno al globo la media della pressione al livello del mare è di 1013,15 hPa. Indicativamente se la pressione (ridotta al livello del mare) è più alta di questo valore, ci si trova in una situazione di alta pressione o anticiclonica; se è più bassa, siamo in una situazione di bassa pressione o depressionaria.

Uno scienziato chiamato Archimede

Archimede di Siracusa visse in Sicilia nel III secolo a.C. (287-212 a.C.). Fu un grande scienziato, fisico, astronomo, matematico e ingegnere. Nel suo Trattato sui corpi galleggianti, espose le leggi della statica dei fluidi e le condizioni di equilibrio per i corpi solidi immersi in un fluido.

A questa scoperta sembra sia legata la nota affermazione "Eureka!", esclamando la quale Archimede uscì per strada nudo dai bagni pubblici.

Nell'acqua e nell'aria

Quando ci immergiamo nell'acqua, questa esercita una pressione sul nostro corpo e ci fa galleggiare. L'acqua preme su tutti i lati del nostro corpo immerso. Poiché però la pressione esercitata dall’acqua aumenta con la profondità, la forza risultate sul nostro corpo è rivolta verso l’alto e tenderà a farci galleggiare. Questa forza è chiamata Spinta di Archimede.
Benché vi siano grandi differenze fra aria e l'acqua (ad esempio l'acqua è circa mille volte più densa dell'aria) anche l’aria è in grado di esercitare una Spinta di Archimede. Un piccolo esperimento dimostra che la pressione atmosferica non preme solo sulle nostre spalle, da sopra, ma preme in tutte le direzioni, anche dal basso verso l’alto.

Vi proponiamo un classico esperimento: prendete un bicchiere colmo d'acqua fino al bordo, copritelo con un foglio di carta e capovolgetelo. L'acqua rimane intrappolata nel bicchiere, che non si svuota. La pressione atmosferica rende possibile tutto questo in quanto la pressione dell'atmosfera è superiore a quella dell'acqua nel bicchiere.

Per chi ha provato a nuotare nel Mar Morto, è chiaro che più il liquido è denso, più si galleggia. Il Mar Morto contiene molto sale. Poiché l'acqua salata è più densa dell'acqua dolce, la Spinta di Archimede ci spinge con più forza verso l'alto e quindi galleggeremo con maggiore facilità.

Il nostro peso sulla bilancia è maggiore in situazioni di bassa pressione

Intuitivamente, saremmo portati a pensare che una pressione più alta faccia apparire numeri più elevati sulla bilancia perché sopra la nostra testa vi è una quantità maggiore di aria che ci spinge verso il basso. In realtà è vero il contrario. La bilancia mostrerà un peso maggiore in una situazione di bassa pressione semplicemente perché il galleggiamento che ci spinge verso l'alto sarà più debole.

È possibile stimare le variazioni di peso dovute alle variazioni di densità dell'aria in seguito alle variazioni di pressione atmosferica. La Spinta di Archimede esercitata dall'aria su una persona di 70 kg è dell'ordine del peso di una massa di 85 g. Quando la pressione scende da 1030 hPa a 970 hPa, la variazione è di circa il 6%. La massa misurata aumenterà quindi del 6%, vale a dire un aumento di peso di 5 g (6% di 85 g). Sulla maggior parte delle bilance convenzionali, questa differenza non sarà visibile, ma se si pesano oggetti leggeri, ad esempio in laboratorio, è necessario tenere conto della pressione atmosferica, altrimenti i risultati potrebbero essere errati.