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La rivoluzione digitale ha da tempo facilitato lo scambio di dati e comunicazione, facciamo una piccola retrospettiva di un passato non troppo lontano.
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La rivoluzione digitale ha da tempo facilitato lo scambio di dati e comunicazione, facciamo una piccola retrospettiva di un passato non troppo lontano.
Era il 1936, i tre uffici di meteorologia non potevano, come oggi, trovarsi in una conferenza telefonica comune, era quindi il Telex il mezzo di comunicazione usato per scambiare i testi dei bollettini meteorologici. Talvolta però, per difficoltà di trasmissione, i messaggi erano poco chiari, come dimostra questo scambio di informazioni:
Oggi il previsore di turno di servizio a Locarno Monti si trova più volte al giorno in videoconferenza, tramite Teams, con i centri di Zurigo e Ginevra, in caso di allerte il cerchio si allarga alle autorità dei Cantoni toccati. I dati discussi sono visibili simultaneamente in tutti centri per mezzo della piattaforma NinJo, che oltre a visualizzare tutti i dati meteorologici a disposizione, permette di gestire l’emissione di allerte.
Anche per quel che riguarda le reti di misura la velocità e disponibilità dei dati trasmessi ha subito un impennata negli ultimi anni, la rete ANetz ( Automatische Netz ) sviluppata a Locarno Monti ed in servizio dagli anni ‘80 fin verso il 2006 fa raggiungeva una velocità di trasmissione massima di 600 bit/s , incredibilmente lenta se paragonata alle reti di telefonia mobile 5G, che i vostri Smartphone utilizzano attualmente, i quali possono scaricare dati a oltre 2 Gbit/s di velocità.
Le stazioni di misura ASTA (Automatische Station) inviavano un bollettino ogni 10 minuti, su linea dedicata, ovvero una connessione su filo di rame che dalla stazione andava fino a Zurigo, qualsiasi verifica tecnica doveva essere fatta sul posto visto che un accesso da remoto non era possibile.
L’attuale rete di misura SwissMetNet si basa su di una connessione VLAN tramite rete GPRS dove i dati delle singole stazioni possono essere controllati in tempo reale da qualsiasi punto di accesso.
I gestori della rete di misura possono così verificare in breve tempo la funzionalità delle stazioni meteorologiche e accedere alle stazioni da remoto per le prime verifiche in caso di eventuali guasti.
Oggi ogni singolo strumento digitale può essere interrogato comodamente senza uscire dall’ufficio, questo permette di gestire i guasti meno complessi in modo remoto e, se fosse necessario, pianificare con precisione un eventuale intervento sul terreno. Per gli strumenti analogici ancora in servizio la sorveglianza dei loro valori grezzi in uscita e delle tensioni in entrata fornite, permette un’analisi approfondita in caso di guasti.
Oggi i maggiori dati di misura meteorologici registrati dalle circa 260 stazioni di misura SwissMetNet sono consultabili in tempo reale tramite l’App MeteoSvizzera o la piattaforma dati del nostro rinnovato sito web
La digitalizzazione ed il continuo aumento della disponibilità di dati in breve tempo, come la facilità di comunicazione, hanno contribuito in modo essenziale al raggiungimento della qualità attuale delle previsioni.