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Il Sole: amico o nemico?

MeteoSvizzera-Blog | 18 giugno 2023
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Il Sole è la più grande fonte di energia. Numerosi sono gli effetti benefici del Sole, il quale però è anche la fonte più potente di radiazioni elettromagnetiche ultraviolette. Ma quali sono gli effetti delle radiazioni UV sulla salute umana? E come mai il monitoraggio della radiazione a livello della superficie terrestre è così importante?

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La radiazione solare, composta tra le altre cose dalla luce visibile, dalle radiazioni nello spettro dell’ultravioletto e dalle radiazioni infrarosse, è necessaria a sostenere la vita sulla Terra. Numerosi sono gli effetti benefici del Sole sulla salute umana: regola il ciclo circadiano, stimola la produzione di vitamina D e di melanina, contrasta i sintomi di dermatiti e acne, allevia i dolori muscolari, ecc. Il Sole è però anche la fonte più potente di radiazioni elettromagnetiche ultraviolette.

La radiazione ultravioletta

La radiazione UV costituisce solo una piccola parte dell’insieme delle radiazioni emesse dal Sole. Tuttavia, la lunghezza d’onda degli ultravioletti è più piccola rispetto quella della radiazione nello spettro visibile. Di conseguenza, gli UV hanno un impatto maggiore sulla salute umana, perché tale radiazione è più energetica e riesce in questo modo a penetrare maggiormente nella pelle umana. Un’esposizione eccessiva ai raggi UV può per esempio provocare delle lesioni alla pelle e agli occhi.

Le differenti radiazioni UV

Come indicato nella figura 1, lo spettro delle radiazioni UV comprende le tre gamme UV-A (da 315 a 400 nanometri), UV-B (da 280 a 315 nanometri) e UV-C (da 100 a 280 nanometri).

Le radiazioni UV-C sono quelle a onda più corta e quindi le più dannose per l'uomo. Fortunatamente, quando la luce solare attraversa l'atmosfera, lo strato di ozono assorbe tutti i raggi UV-C, oltre alla maggior parte degli UV-B.

Gli UV-B sono intensi e pericolosi, sono responsabili dell’abbronzatura o delle scottature, ma possono essere filtrati dal vetro, oltre che dai prodotti solari. L'intensità dei raggi UV-B può variare molto in base alla posizione geografica, all'ora del giorno e alla stagione, per questo motivo sono più intensi d’estate.

Le radiazioni UV-A non vengono filtrate in modo altrettanto efficace dall'atmosfera e rappresentano circa il 90% della radiazione UV che raggiunge la superficie terrestre. Gli UV-A possono penetrare negli strati profondi della pelle e sono responsabili dell'invecchiamento della pelle, delle rughe e nei casi più gravi possono causare tumori della pelle. Anche gli UV-A possono essere filtrati dalle protezioni solari.

Misurazione e monitoraggio della radiazione

La radiazione in generale è il motore che tiene in moto gli scambi di energia tra l’atmosfera, gli oceani e la superficie terrestre. Lo stato della nostra atmosfera e la temperatura media della Terra risultano dall’equilibrio di diversi flussi di radiazione tra queste tre componenti. Uno squilibrio nel bilancio della radiazione non provoca solo una serie di dinamiche meteorologiche, ma influenza anche i cambiamenti climatici. La misura ad elevata precisione dei flussi di radiazione è una componente importante dello studio dei cambiamenti climatici, a cui MeteoSvizzera partecipa nel quadro del programma Global Atmosphere Watch (GAW).

MeteoSvizzera misura la radiazione a livello della superficie terrestre presso le stazioni di misura della rete climatologica svizzera per il monitoraggio della radiazione in ambiente alpino SACRaM (Swiss Alpine Climate Radiation Monitoring), coprendo l’intero spettro elettromagnetico (ultravioletti, luce visibile fino agli infrarossi).

I raggi UV vengono misurati presso le seguenti quattro stazioni. A Davos le misurazioni UV sono iniziate nel mese di maggio del 1995, sulla Jungfraujoch da novembre 1996, a Payerne da novembre 1997 e a Locarno-Monti da maggio 2001. Le misurazioni dei raggi UV sono effettuate mediante un biometro UV (figura 2). Questi apparecchi misurano l’intensità della radiazione UV utilizzando dei filtri eritemali che imitano la sensibilità della pelle. Il termine eritemale deriva da eritema (scottatura).

L'indice UV

L’indice UV è una misura semplice per stabilire l’intensità della radiazione UV del sole. Più elevato è l’indice UV, più intensa e dannosa è la radiazione solare. L’indice UV ci aiuta a valutare meglio la radiazione solare e a proteggerci con misure adeguate dai pericoli connessi alla radiazione UV.

Questo indice viene espresso come valore attuale delle misurazioni oppure come previsione calcolata in anticipo. Le previsioni sull’indice UV indicano l’intensità massima della radiazione UV che ci si può aspettare nella fascia oraria compresa tra le 11:00 e le 15:00. Come per le previsioni riguardanti le temperature, le previsioni sull’indice UV si possono utilizzare per adeguare il proprio abbigliamento e comportamento alla radiazione solare: più elevato è l’indice UV, più è necessario proteggersi.

L'indice UV viene calcolato a partire dalla radiazione UV prevista efficace per le scottature solari, la quale viene calcolata in base alla posizione del Sole, utilizzando i risultati delle previsioni meteorologiche numeriche, le previsioni sull'ozono del Servizio Meteorologico Olandese (KNMI) e una climatologia dell'aerosol. La scala dell'indice UV traduce i livelli in intensità radiante e include le raccomandazioni di protezione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

MeteoSvizzera fornisce una previsione del così detto indice UV, visualizzabile a questo link e descritto di seguito.

Indice UV | Intensità della radiazione | Protezione:

da 1 a 2 | debole | non è necessaria alcuna protezione.

da 3 a 5 | media | cercare l'ombra, protezione necessaria: cappello, maglietta, occhiali da sole, crema solare.

da 6 a 7 | alta | cercare l'ombra, protezione necessaria: cappello, maglietta, occhiali da sole, crema solare.

da 8 a 10 | molto alta | è necessaria una protezione aggiuntiva: evitare il più possibile di stare all'aperto.

da 11 a 12 | estrema | è necessaria una protezione aggiuntiva: evitare di stare all'aperto, se possibile.

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