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La lunga strada del ciclone Freddy

MeteoSvizzera-Blog | 24 febbraio 2023
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Sviluppatosi all'inizio di febbraio a nord dell'Australia, ha colpito il Madagascar e Mozambico: con la sua crociera di ben 16 giorni sull'oceano Indiano, Freddy risulta uno dei cicloni tropicali più longevi dall'inizio delle osservazioni.

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Il ciclone tropicale Freddy, che ha appena colpito il Madagascar con danni anche estesi, ha attraversato l'Oceano Indiano in 16 giorni. Questo lungo viaggio lo rende uno dei sistemi più longevi dell'emisfero meridionale dall'inizio delle osservazioni. Freddy si è sviluppato il 6 febbraio al largo della costa nord-occidentale dell'Australia e durante il suo passaggio ha colpito nazioni insulari, tra le quali le famose e idilliache isole Mauritius.

Dove si trova ora Freddy?

Come riportato sul loro blog, anche il servizio meteorologico inglese MetOffice ha osservato questo particolare ciclone tropicale con interesse. Julian Heming, un esperto di cicloni tropicali del Met Office: "dopo il suo arrivo sul Madagascar, Freddy ha iniziato a indebolirsi. I modelli numerici prevedono però che si rinforzi nuovamente sul Canale di Mozambico - lo stretto che separa il Madagascar dall'Africa continentale".
Come avevamo già visto in un blog della serie #lameteospiegata, questo tipo di cicloni prendono la loro energia proprio dalle superifici oceaniche particolarmente calde. Allora perchè Freddy spostandosi verso l'entroterra riesce comunque a reintensificarsi? Secondo gli esperti del MetOffice, il motivo è da ricercare negli enormi quantitativi di umidità "intrappolati" nel sistema tropicale, i quali sono ancora in grado, tramite l'energia latente di condensazione, di dare un ultimo spunto al sistema. Proprio per la giornata odierna nel Mozambico sudorientale si prevedevano raffiche di vento molto violente accompagnate da piogge torrenziali, seppur con un impatto minore rispetto a quanto osservato in Madagascar. Nei prossimi giorni poi, Freddy s'indebolirà definitivamente.

Vale la pena aggiungere che per quanto riguarda l'Africa continentale sud-orientale, le piogge molto intense che si aggiungono a un periodo recente molto umido rappresenteranno una minaccia significativa di inondazioni e smottamenti. Pensando proprio alle precipitazioni e alla situazione che stiamo vivendo alle nostre latitudini possiamo proprio affermare "chi troppo e chi troppo poco". In ogni caso, sia in una direzione che nell'altra, il "troppo" spesso è sinonimo di danni e disagi estesi.

Durata ed estensione del viaggio di Freddy

Sono trascorse quasi due settimane da quando la depressione tropicale "Freddy" si è trasformata in un ciclone tropicale di categoria 2 nelle acque calde tra la costa settentrionale dell'Australia e le isole meridionali dell'Indonesia. Dopo un temporaneo indebolimento verso il 9 febbraio, il sistema si è rafforzato definitivamente facendo registrare delle raffiche di vento fino a oltre 200 km/h.

Stimolato dal flusso orientale causato dalla cintura di alta pressione subtropicale, "Freddy" si è mosso in linea quasi retta verso ovest raggiungendo proprio oggi il Mozambico. Ciò significa che la tempesta ha percorso migliaia e migliaia di chilometri. Si tratta di un caso molto raro, perché per la formazione e il mantenimento di un ciclone tropicale sono necessarie condizioni atmosferiche molto specifiche (superficie dell'acqua calda e umidità costante, assenza di grandi aree terrestri, scarso wind shear). Trovare queste condizioni su un'aria di migliaia di chilometri non è proprio scontato!

Freddy vs. Leon-Eline

Per inciso, il percorso più lungo finora è stato realizzato dal ciclone "Leon-Eline", che ha coperto praticamente la stessa distanza di "Freddy" nel febbraio 2000. Questa tempesta, dopo aver attraversato il Madagascar, si era spostata verso l'Africa meridionale, quasi fino alla Namibia. A differenza di Freddy, tuttavia, la tempesta aveva raggiunto "solo" l'intensità di una tempesta tropicale per lunghi tratti e non di un ciclone tropicale.

Dunque?

Molto probabilmente Freddy non riuscirà superare Leon-Eline per quanto riguarda la lunghezza totale della traiettoria. Se si considera invece la combinazione dell'estensione spazio-temporale del ciclone con la sua l'intensità, Freddy ha decisamente battuto tutti i record.