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Parodia del fiocco di neve

MeteoSvizzera-Blog | 02 dicembre 2022
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È lui, il fiocco di neve. Che nasce, cresce, precipita, svolazza e si posa dolcemente al suolo.

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Tutto nasce da un pulviscolo infreddolito nel bel mezzo del cielo. Una minuscola gocciolina d’acqua, anche lei intirizzita dal freddo, si avvicina al pulviscolo e ne resta affascinata, si aggrappa ad esso in cerca di un po’ di calore. Non nascono però calde coccole ma piuttosto un’unione di ghiaccio. È nato un germe cristallino.  Minuscolo elemento sferico di ghiaccio che svolazza nell’aria chiedendosi sul da farsi.  Errando sconsolato nel bel mezzo di una nube chiede parere alle particelle di vapore acqueo vicine, che non tardano di unirsi al germe per trovare insieme il proprio destino.  L’unione non si fa a caso, una particella qui, una particella la, ecco che il cristallo cresce nella sua conformazione a sei punte, unico elemento in comune per tutti i fiocchi di neve. Sono nato.

Il fiocco di neve cresce sempre più e prende le più svariate forme, chi rotondeggiante perché in aria non troppo fredda, chi lussureggiante e dalle molteplici ramificazioni visto che ha trovato le condizioni ideali, chi piatto forse per troppo vento, chi introverso se ha troppo freddo.  Tutti differenti aumentano di volume. Nella foga di unione e sempre più pesanti non riescono più a sostenersi fra le nubi, comincia la discesa.  Come un uccellino che si affaccia dal nido per prima volta, uscire dalla nube e prepararsi a svolazzare verso il basso non è cosa semplice.  E il fiocco ne ha di strada.  Cosa mi aspetterà li sotto? Aria fredda o mite? Vento o bonaccia? Suolo caldo o freddo? Scendo.

Il destino del fiocco nella sua discesa al suolo ha mille risvolti, chi si unisce ad altri per creare dei bei fiocconi, chi perde un po’ di volume per poi ricongelare in strati freddi più bassi, chi portato dal vento, chi non ce la fa e cade come umile goccia. Sempre più giù.

Finalmente raggiunge il suolo, ce l’ha fatta, ha superato indenne tutti quegli strati di aria che lo separavano fra nube e suolo, eccolo fra tutti gli altri fiocchi adagiato al suolo. Do spettacolo.

Ma la sua vita non è finita, comincia un nuovo processo.  Anche il fiocco che ha la fortuna di non essere disturbato al suolo è destinato a cambiare forma. Sia per il freddo temporaneo, che per l’inesorabile arrivo del caldo, cambierà la sua consistenza più volte per lasciarsi inesorabilmente scivolare via come goccia d’acqua.  Mi trasformo.

Altri meno fortunati avranno fine meno tranquilla, chi spazzato, chi fresato, chi spalato, mentre alcuni porteranno felicità ai bimbi nel loro gioco, a chi la neve la vive, a chi la neve la gode. Sono felice.

Il fiocco di neve.

Ripreso e adattato dal blog originale, novembre 2017

Definizioni e suggerimenti di lettura: