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Il caldo

Le temperature miti di questi giorni sfiorano i record in montagna, sia per le massime che le minime, che si fissano a valori fino a dieci gradi oltre la norma. In pianura lo scarto è meno importante grazie al ristagno di aria fredda durante le notti serene. I valori attuali registrati dalle stazioni di misura oltre i 1600 metri -Cimetta, San Bernardino, Robiei, Matro e Monte Generoso- non superano ancora i record per dicembre, ma rientrano nella graduatoria dei 5 valori più alti, senza superare le misurazioni della mitezza dicembrina del 1994 e 2021.

Immagine odierna dell'arco alpino
Immagine odierna dell'arco alpino (Worldview NASA)

La giornata odierna è stata caratterizzata da cieli sereni su tutto l'arco alpino. Solo le pianure del nord sono restate sotto la morsa di un fitto strato di nebbia. Guardando le webcam alpine e assistendo alla folla presente in montagna si direbbe che ci sia stato un esodo di massa, tutti in fuga dalle regioni toccate dalla nebbia.

Il freddo

Siamo alle porte di un repentino abbassamento delle temperature. Una massa d’aria gelida raggiungerà la Svizzera a partire da martedì. Il calo delle temperature sarà sensibile a nord e sulle Alpi, mitigato invece a sud di esse da una tendenza al favonio.

Piste in attesa di ulteriori nevicate, Grossalp 2000 metri di quota
Piste in attesa di ulteriori nevicate, Grossalp 2000 metri di quota (NG)

La neve

L’innevamento attuale sull’arco alpino non supera il 30-60% rispetto alla norma, se non localmente sui fianchi vallesani.
La prossima speranza nel risolvere la situazione la troviamo verso la fine di questa settimana. I quantitativi e distribuzione delle precipitazioni sono però tuttora incerti.

Modello IFS HRES EU, Accumuli su 48 ore entro domenica 04 gennaio, 19:00 LT.
Modello IFS HRES EU, Accumuli su 48 ore entro domenica 04 gennaio, 19:00 LT. (MeteoSvizzera NinJo)

In balia di correnti non ancora definite nel dettaglio, ma principalmente da ovest / sud-ovest, i modelli sono in difficoltà nel quantificare le precipitazioni previste entro domenica. Nell’immagine sopra a sinistra troviamo la corsa operativa del modello IFS. Nei sei riquadri a destra in alto la distribuzione dei membri di calcolo, che spaziano dal nulla -vedi 0%-, fino a oltre 150 mm per il sud delle Alpi -vedi 100%-, segnando così la forte incertezza nella previsione. Sempre a destra, nel riquadro in basso, troviamo la media di tutti i calcoli, dove possiamo notare che i quantitativi si abbassano a valori che non superano i 10 mm.

In vista di probabili precipitazioni parliamo quindi di promesse, e non certezze, solo nei primi giorni del 2026 potremo affinare una previsione più concreta.

Per quel che riguarda il sud delle Alpi il limite delle nevicate, attualmente previsto attorno ai 1000 metri, dovrà essere anch’esso affinato nei prossimi giorni. Conferme del regime di temperatura, e intensità delle precipitazioni avranno un ruolo decisivo nella previsione.

Sperando che non sia l’ennesimo caso in stile “tanto fumo e poco arrosto”.