Gli specialisti in pericoli naturali (FAN) sono la rete professionale nazionale di esperti nel campo dei pericoli naturali gravitazionali in Svizzera, che si impegna per una protezione olistica contro i pericoli naturali. Il termine "pericoli naturali gravitazionali" riassume tutti gli eventi naturali nei quali la presenza di un terreno ad orografia complessa e la forza di gravità giocano un ruolo primario. Tra questi eventi troviamo:
I gravi eventi meteorologici dell’estate 2024 hanno causato vittime e danni devastanti nei Cantoni Ticino e Grigioni. Per questo motivo quest'anno il corso autunnale FAN è stato organizzato a Sud delle Alpi.
Durante i due giorni del corso, sono state analizzate le cause, le interconnessioni e le conseguenze degli eventi torrenziali e alluvionali che hanno colpito duramente queste regioni.
Il corso si è concentrato su tre aspetti principali: la gestione dell’evento (misure adottate, sfide e successi nell’affrontare condizioni meteorologiche estreme), l’analisi dell’evento (esame dettagliato dei processi meteorologici, idrologici e geologici) e le lezioni apprese (riflessioni e risultati utili per le future strategie di prevenzione e intervento).
Il momento formativo ha combinato una prima parte dedicata a delle presentazioni frontali con una visita sul terreno arricchita da diverse postazioni tematiche nell’area duramente colpita del Comune di Lostallo e e dintorni. Particolare attenzione è stata rivolta alla ricostruzione della sequenza degli eventi e alla catena di processi che hanno portato agli effetti devastanti, ben visibili ancora oggi sul territorio.
Gli eventi di maltempo del 20–21 giugno 2024 (Vallese, regione di Zermatt e Moesano), del 29–30 giugno 2024 (Vallese, regione di Binn e Alta Vallemaggia) e quello del 12 agosto 2024 (regione di Brienz) rappresentano i fenomeni più gravi e devastanti dello scorso anno.
Per quanto riguarda il Ticino, anche il 7 e il 12 luglio il maltempo — caratterizzato da forti piogge, raffiche di vento tempestose e grandine — ha interessato alcune regioni, in particolare il Bellinzonese e il Mendrisiotto. I danni registrati, seppur rilevanti, sono stati tuttavia meno gravi rispetto a quelli causati dagli altri eventi citati.
Il denominatore comune dei principali episodi riportati nella figura 3 è rappresentato dai temporali con precipitazioni di elevata intensità. Ciascun evento, tuttavia, presenta delle proprie peculiarità:
Gli eventi alluvionali degli ultimi decenni sono sempre stati analizzati nel dettaglio con un approccio multidisciplinare. Questo ha permesso di comprendere alcuni processi e di adottare le misure necessarie. Un aspetto principale nel processo di analisi è sicuramente l'inquadramento di quanto successo a livello di periodi di ritorno, ovvero calcolare o stimare la sua "rarità". Anche in questo caso, è fondamentale un approccio multidisciplinare, poiché un periodo di ritorno calcolato su un singolo parametro rischia di non rappresentare adeguatamente l’evento nel suo complesso (Fig. 4).
Il periodo di ritorno pluviometrico (o tempo di ritorno della pioggia) è una misura statistica che indica la frequenza con cui una determinata intensità o quantità di pioggia è attesa in un dato intervallo di tempo. In altre parole, rappresenta ogni quanto tempo, in media, ci si può attendere che una precipitazione di pari o maggiore entità si verifichi in una determinata località.
Il periodo di ritorno complessivo di un evento alluvionale, molto difficile da stimare o calcolare, si riferisce invece alla frequenza statistica con cui un evento di una certa magnitudine si potrebbe ripresentare. Questo periodo di ritorno "complessivo" tiene conto non solo dei quantitativi di pioggia rilevati durante l'evento, ma anche di numerosi altri fattori meteo-climatologici, idrologici e geomorfologici come per esempio (lista non esaustiva) la situazione geologica, la disponibilità e il tipo di materiale con rispettiva instabilità, la morfologia del bacino idrografico, il grado di saturazione del suolo, l’uso del suolo (urbanizzazione, deforestazione, ecc.), la presenza di opere idrauliche, la risposta idrodinamica dei corsi d’acqua e molto altro.
L'analisi degli eventi alluvionali è complessa ma necessaria per poter adottare misure adeguate a garantire la sicurezza, soprattutto in un contesto di cambiamenti climatici. Un approccio multidisciplinare è più che mai necessario per poter affrontare al meglio le sfide future. Il Gruppo di specialisti dei pericoli naturali (FAN) offre una piattaforma di confronto e organizza eventi formativi per favorire il dialogo tra diverse figure professionali che si occupano dello stesso tema, con l’obiettivo di promuovere soluzioni efficaci e stimolare idee innovative in un settore di grande rilevanza.