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Situazione meteorologica

L'avvicinarsi da ovest di un profondo corridoio depressionario, associato a una corrente jet particolarmente forte in quota, favorirà domani l'afflusso di una massa d'aria tropicale instabile sulla Svizzera, davanti a un fronte freddo. Questa configurazione potrebbe favorire l'innesco e la propagazione di linee temporalesche prefrontali piuttosto intense, in particolare a nord delle Alpi. Una situazione dunque da monitorare attentamente nel corso della giornata.

Fig 1: Animazione degli echi radar (simulazione del modello) per per domani giovedì 04.09.2025 tra le 13:00 e le 20:00 (11:00 - 18:00 UTC). Da notare la linea temporalesca che dovrebbe attraversare la Svizzera nord-alpina da ovest a est nel corso del pomeriggio/sera. (Fonte: ICON-CH1, MeteoSvizzera)

Quale sembra essere l'elemento più critico al momento?

Al momento, i diversi modelli previsionali sembrano indicare che le raffiche di vento saranno l'elemento più significativo legato ai previsti temporali. L'orientamento e la forza dei venti in quota (unidirezionali da sud-ovest, tra 30 e 45 nodi) suggeriscono che il passaggio temporalesco risulterà ben organizzato, sottoforma di una linea arcuata. Questo tipo di strutture temporalesche sono note per favorire forti raffiche di vento, dato che la forza dei venti in quota tende a riversarsi al suolo nelle correnti discendenti. Inoltre, l'elevata velocità di spostamento del sistema tenderà a rafforzare ulteriormente le raffiche. Infine, la previsione della stratificazione dell’atmosfera del modello, con aria più secca negli strati inferiori, suggerisce che questa tendenza allo sviluppo di forti correnti potrebbe essere accentuata dall'effetto di evaporazione.

Altri elementi da tenere sott'occhio

A seconda dell'instabilità della massa d'aria che sarà presente domani pomeriggio e della tipologia di temporali che si innescheranno, il rischio di grandine sarà più o meno marcato. Ciò dipenderà in gran parte dalla generosità delle schiarite a metà giornata e nel primo pomeriggio. Infatti, maggiore sarà l'insolazione, maggiore tenderà ad aumentare l'instabilità della massa d'aria, il che tenderà a favorire localmente una componente grandinigena non trascurabile nelle precipitazioni. Inoltre, lo sviluppo di un sistema composto da temporali organizzati in supercelle avrebbe l'effetto di aumentare il rischio di grandine.

Per quanto riguarda il rischio di forti precipitazioni, sarà naturalmente anch’esso presente. Infatti, secondo i modelli previsionali, la massa d'aria tropicale marittima instabile prefrontale dovrebbe contenere una notevole quantità di umidità con valori di “acqua precipitabile” compresi tra 30 e 50 mm. Le stime orarie di precipitazioni al passaggio del sistema temporalesco potrebbe dunque risultare di una certa importanza, anche se il rapido spostamento delle celle temporalesche (~ 70 km/h) dovrebbe consentire di evitare che un temporale rimanga troppo fermo nel medesimo posto consentendo accumuli ingenti per diverse ore.

Incertezze ancora da chiarire

Come potete constatare dagli scenari proposti dai diversi membri del modello di previsione probabilistica ICON-CH1, permane ancora una notevole incertezza riguardo alla tempistica, alla localizzazione e alla virulenza del sistema temporalesco previsto per domani pomeriggio e sera. Ciò vale sia per le raffiche di vento, sia per la modalità temporalesca e quindi per il rischio di grandine e accumuli di precipitazioni. D'altra parte, tutti i membri concordano sul passaggio di un sistema dinamico sulla Svizzera. Le condizioni del cielo e le temperature nella prima parte della giornata, insieme a quanto proposto dai modelli di previsione domani mattina, dovrebbero consentire di definire meglio i tempi e le regioni a rischio, al fine di eventualmente emettere le allerte più appropriate.