Preveniamo innanzitutto una facile obiezione: “non sapete nemmeno prevedere il tempo fra una settimana e volete dare una previsione stagionale?”
Le previsioni stagionali si basano su modelli meteorologici (cosi come le previsioni a breve e medio termine). Invece di prevedere il tempo su pochi giorni, come ad esempio il modello ICON, questi modelli calcolano l'evoluzione del tempo su diversi mesi. Tuttavia, in questo caso non ha senso guardare le previsioni per un giorno specifico, poiché l'affidabilità è molto scarsa oltre i 5-10 giorni. Allo stesso modo, l’affidabilità della previsione per singole località è molto bassa. Per questo motivo, per le previsioni stagionali si calcola una media delle condizioni su un mese (o tre mesi per l'intera stagione) su aree geografiche piuttosto vaste.
Nell’ambito del programma europeo Copernicus, il Centro Europeo per le Previsioni a Media Scadenza (ECMWF) elabora una previsione stagionale a livello globale. Nelle figure che seguono ci concentriamo però sull’Europa, indicando le anomalie di temperatura e precipitazione. Per “anomalia” si intende qui la deviazione rispetto alla climatologia per lo stesso periodo dell’anno.
Riassumendo: per l’Europa centrale si prospetta un autunno più caldo e più secco della norma climatologica.
A scala più ridotta, MeteoSvizzera calcola, applicando metodi statistici, anche una previsione stagionale di temperatura su tre regioni del nostro Paese: Svizzera nordorientale, meridionale e occidentale. In questo caso viene indicata la probabilità di avere una stagione più fresca, in media, o più calda della norma. Il grafico che segue conferma quanto visto sopra: la probabilità di avere una stagione più calda del normale sulla Svizzera meridionale si avvicina all’80%, mentre quella di avere un autunno fresco è inferiore al 10%. Il segnale è simile anche per le altre due regioni.