Periodo molto mite per la seconda metà di settembre, non sembra però che porterà dei record assoluti di caldo. Se non eventualmente per un’isoterma di zero gradi che salirà fin oltre i 4500 metri nella giornata di giovedì.
La differenza da una situazione canicolare estiva alle giornate attuali è legata principalmente alla durata del soleggiamento, che si è ormai nettamente ridotto rispetto all’estate. Questo fa si che le temperature medie giornaliere si riducono, così come anche le massime non si avvicinano ai 30 gradi. Solo un sostegno favonico potrebbe giustificare delle temperature oltre i 30 gradi. Nella seconda metà di settembre ne abbiamo contate oltre 10 a Lugano, dove la serie di misure inizia nel 18 secolo, e 4 a Locarno Monti dal 1946.
Le temperature massime attuali non saranno quindi da record, ma la persistenza delle giornate miti con medie giornaliere che supereranno i 20° gradi, porterà probabilmente la temperatura media mensile di settembre nettamente oltre la norma.
La mattinata odierna è stata caratterizzata da un rientro di aria mite e umida nei bassi strati, sormontata da una massa d’aria più secca proveniente da nord. Le turbolenze generate all’incontro di queste masse d’aria hanno creato delle effimere ma affascinanti formazioni nuvolose.
Queste formazioni nuvolose si formano in presenza di un’onda di Kelvin-Helmholtz e sono inusuali per le nostre regioni.
L'instabilità di Kelvin-Helmholtz provoca la formazione di nuvole ondulate, simili a onde oceaniche, quando due masse d'aria a diverse velocità e/o direzioni si incontrano e si muovono l'una sull'altra, creando vortici. Questo "taglio" tra gli strati d'aria può causare l'alterazione delle cime delle nuvole esistenti, che vengono così raccolte in forme ondulate, dando origine a un fenomeno atmosferico spettacolare ma di breve durata, visibile soprattutto in presenza di aria sufficientemente umida.