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A partire da domani, sabato 9 agosto, e fino a mercoledì 13 agosto, un'ondata di caldo toccherà il versante sudalpino, così come il Vallese centrale, lo Chablais, il bacino del Lemano e parte dell'Altopiano romando.

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A partire da domani, sabato 9 agosto, e fino a mercoledì 13 agosto, un'ondata di caldo toccherà il versante sudalpino, così come il Vallese centrale, lo Chablais, il bacino del Lemano e parte dell'Altopiano romando.
A partire da domani, sabato 9 agosto, si prevede che le temperature saliranno in modo marcato, andando a superare la soglia per l'emissione di un'allerta per canicola, ovvero una temperatura media giornaliera uguale o superiore a 25 °C per almeno 3 giorni consecutivi.
Oltre che le basse quote del Ticino e del Moesano, gli afflussi caldi coinvolgeranno pure l'Altopiano occidentale, il Bacino del Lemano, lo Chablais e il Vallese centrale.
Le massime raggiungeranno valori fra 32 e 35 gradi, mentre le minime notturne saranno comprese fra i 19 e i 23 gradi al Sud delle Alpi, fra 15 e 19 nella Svizzera occidentale. Nelle zone urbane, le temperature minime saranno di alcuni gradi più elevate a causa del raffreddamento notturno più lento e meno marcato rispetto alle regioni circostanti. Nelle ore più calde, l'umidità relativa sarà compresa fra il 30 e il 50 %. L'allerta è valida fino alla giornata di mercoledì 13 agosto, ma al momento non si esclude un possibile prolungamento.
La previsione gode di una buona affidabilità. A partire da lunedì 11 agosto la tendenza a temporali di calore si farà un po' più marcata, in particolare nelle Alpi; a dipendenza dell'attività temporalesca, la canicola potrebbe essere dunque temporaneamente mitigata dal rimescolamento verticale dell'atmosfera. In caso di temporali, però, l'eventuale maggior nuvolosità notturna potrebbe mantenere le temperature minime di 1-2 gradi superiori a quanto indicato.
Per chi non ha la possibilità di "fuggire" in montagna, è utile tenere a mente che le zone verdi, in particolare i boschi, funzionano come dei "condizionatori naturali". In primo luogo poiché creano ombra, andando a schermare direttamente la radiazione solare.
A giocare un ruolo importante è pure l'evapotraspirazione: le piante “sudano” acqua attraverso le foglie: l’evaporazione di questa acqua (cambiamento di stato da liquido a gassoso) sottrae energia termica all’aria circostante, rinfrescandola. È un po’ come quando si esce dalla piscina: mentre l’acqua evapora dalla pelle, si sente una certa frescura.
Nella giornata di venerdì 8 agosto sono state registrate a sud delle Alpi temperature massime di circa 30 gradi, mentre a nord delle Alpi i valori massimi erano compresi fra 31 gradi nella Svizzera orientale e fino a 35 nella regione del Lemano. A seguito delle minime ancora relativamente basse, le soglie per canicola sono state raggiunte solo a livello locale nel bacino del Lemano e sull'Altopiano romando.
Oggi sabato 9 agosto, primo giorno di validità dell'allerta, i 30 gradi di massima sono stati ampiamente superati in tutte le località alle basse quote, sia a sud, sia a nord delle Alpi. Come già ieri, la zona più calda è stata quella di Ginevra e del Vallese centrale, con temperature fino a oltre 35 gradi. A sud delle Alpi e sulla Svizzera orientale le massime erano attorno ai 32-33 gradi.
Da notare la situazione particolare sulla Svizzera tedesca: grazie ad una moderata corrente di bise, domani e dopodomani, domenica e lunedì, le temperature caleranno di 2-3 gradi, interrompendo così temporaneamente la serie di giornate canicolari. Questa è la ragione che giustifica l'allerta di livello 2 per questa regione (il livello 3 viene emesso solo con una sequenza di almeno 3 giorni canicolari consecutivi).
Fin verso la fine della prossima settimana non si vedono ricambi di massa d'aria. Da martedì/mercoledì si faranno tuttavia più probabili alcuni temporali di calore, anche se essi saranno in generale legati ai rilievi, che potrebbero portare temporanee tregue nel periodo caldo. Resta pertanto ancora aperta la fine del periodo canicolare.