I tigli estivi hanno iniziato a fiorire alla fine di maggio, diffondendo il dolce profumo dei loro fiori. In giugno erano visibili dalla pianura fino a circa 1000 m. Circa una settimana dopo sono fioriti anche i tigli invernali, in giugno fino a circa 800 m. La fioritura dei tigli ha avuto un anticipo di 8-9 giorni rispetto alla media pluriennale del periodo 1991-2020. La temperatura dei mesi da marzo a giugno influenza maggiormente la data della fioritura dei tigli. Quest'anno tutti questi mesi sono stati più caldi rispetto alla media del periodo 1991-2020, in particolare aprile e giugno. La fioritura dei tigli è stata quindi una delle sei più precoci dall'inizio delle osservazioni nel 1956. È avvenuta in un periodo simile a quello del 2003 e del 2022, solo nel 2007, nel 2011 e nel 2018 è stata osservata ancora più presto.
Le viti hanno iniziato a fiorire tra la fine di maggio e l'inizio di giugno, con un anticipo di quattro giorni rispetto alla media, il che può essere considerato «normale» per molti punti di osservazione.

Il sambuco nero è fiorito in giugno, soprattutto nelle regioni più elevate, tra i 600 e i 1200 m. In pianura la fioritura è stata osservata già in maggio. Come per i tigli, anche la fioritura del sambuco nero è avvenuta 9 giorni prima rispetto alla media.
Ad altitudini superiori ai 1000 m e fino al limite del bosco si potevano osservare margherite in fiore, mentre gli abeti rossi hanno germogliato gli aghi tra i 1500 e i 1800 m. Anche la fioritura delle graminacee si è manifestata in montagna nel mese di giugno: il 20 giugno, ad esempio, è stato possibile osservare l'erba di prato in fiore a 1800 m. Per le persone allergiche al polline, la concentrazione di polline di graminacee era quindi chiaramente percepibile anche in montagna nel mese di giugno. Quest'anno la comparsa degli aghi degli abeti rossi è avvenuta 7 giorni prima rispetto alla media, la fioritura delle margherite 11 giorni prima e quella dell'erba medica 8 giorni prima.
Dopo che a maggio il fieno era stato raccolto molto presto fino a quote di 1300 m, dal 9 giugno, con tempo soleggiato e asciutto, è stato falciato il fieno in altre zone, soprattutto in montagna. Complessivamente, la raccolta del fieno ha registrato un anticipo di 12 giorni rispetto alla media ed è stata la più precoce dall'inizio delle osservazioni.
A partire dalla prima metà del mese sono state osservate bacche mature di sambuco rosso. Le prime osservazioni presso i punti di studio sono state tutte molto precoci rispetto alla media. Le bacche di sambuco rosso maturano normalmente in pianura intorno al 20 giugno, mentre in montagna, sopra i 1000 m, si trovano a partire da circa metà luglio.

