Nella seconda parte della notte e al primo mattino di lunedì un fronte freddo molto attivo legato a un complessa zona di bassa pressione centrata sulle isole britanniche ha attraversato la Svizzera. A sud delle Alpi le intense precipitazioni temporalesche legate a questo fronte sono state anticipate da rovesci prefrontali nella serata di domenica. Questi rovesci, meno intensi rispetto a quelli della notte, hanno interessato soprattutto l'Alto Ticino e solo a tratti sono risultati temporaleschi.
Sul versante sudalpino i temporali più forti si sono innescati all'arrivo dell'aria più fredda in quota per poi terminare rapidamente dopo l'allontanamento del fronte freddo nei bassi strati verso est.
Nel corso della giornata, il complesso di bassa pressione sulle Isole Britanniche ha spostato in direzione della Svizzera una nuova piccola onda secondaria, accompagnata da aria più fredda in quota: se a sud delle Alpi il pomeriggio è stato caratterizzato da un buon soleggiamento, al nord a causa di una maggiore instabilità i cumuli si sono sviluppati molto rapidamente con nuovi rovesci e temporali, anche di una certa intensità e accompagnati da alcune grandinate.
Se a nord delle Alpi i quantitativi di pioggia sono stati generalmente compresi tra 20 e 60 mm, localmente fino a 80 mm, in Ticino a causa dei temporali più intensi gli accumuli hanno superato in diverse regioni 80 - 100 mm. In particolare, l'epicentro delle precipitazioni si è esteso dal Locarnese alla Val Verzasca con accumuli massimi che hanno superato i 120-150 mm in circa 12 ore.
I quantitativi di pioggia, seppur abbondanti, risultano nella norma considerando quanto solitamente viene rilevato in occasione del passaggio di simili perturbazioni nella stagione calda. Da menzionare comunque che diverse stazioni del Ticino centrale hanno misurato più di 30 mm in soli 60 minuti (Locarno-Monti, Cimetta, Bellinzona), mentre a Cadenazzo l'accumulo orario ha raggiunto addirittura i 51.5 mm, valore con un periodo di ritorno di circa 10 anni.