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La meteo influenza i ricordi
MeteoSvizzera-Blog | 11 maggio 2025

Le condizioni meteorologiche possono influenzare in modo importante il ricordo di determinati avvenimenti del passato. Quanto è preciso il nostro ricordo del tempo che faceva un determinato giorno? E quanto conta la differenza tra ciò che ci aspettavamo (magari fidandoci delle previsioni) e ciò che è effettivamente accaduto?

Bambino che tiene in mano un aquilone.
(Immagine: Pixabay)
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Quando si avvicina una ricorrenza speciale, come per esempio la Festa della Mamma, si possono riaccendere alcuni ricordi, per esempio un pranzo in famiglia, una passeggiata. Ma c’è un dettaglio che spesso accompagna questi ricordi senza che ce ne accorgiamo: il tempo che faceva. La meteorologia è infatti parte integrante del paesaggio emotivo delle nostre giornate più significative.

La memoria episodica

Quando parliamo di ricordi legati a un giorno speciale, non evochiamo soltanto un fatto o una data, ma riaffiorano nella mente immagini, sensazioni, emozioni vivide. Questo tipo di ricordo viene definito memoria episodica. È quella forma di memoria autobiografica che ci permette di “rivivere” mentalmente un’esperienza passata, come se fossimo di nuovo lì, in quel preciso momento.

La memoria episodica è profondamente sensoriale e conserva immagini visive, suoni, odori, e quindi anche la temperatura dell’aria, la luce nel cielo, il rumore del vento o il profumo della terra bagnata. Il tempo di quel giorno, quindi, viene registrato attivamente nella memoria e il ricordo può riaffiorare anche a distanza di anni non solo per ciò che è accaduto, ma per come le condizioni meteorologiche lo ha influenzato.

La meteo come co-protagonista

Non serve che un evento atmosferico sia estremo per lasciare un’impronta nei ricordi: un cielo improvvisamente rischiarato, una brezza che accompagna una camminata, o una pioggia che costringe a cambiare programma all’ultimo momento. In ognuno di questi casi, la meteo diventa un elemento narrativo, capace di dare forma all’esperienza, cambiarne il corso o rafforzarne il significato emotivo. La meteorologia entra nei ricordi, perché segna i momenti e li carica di atmosfera (in tutti i sensi).

L’influenza delle condizioni meteorologiche sui ricordi è molto soggettiva. Un’abbondante nevicata può essere ricordata negativamente da un automobilista alla guida su strade innevate, mentre un bambino potrebbe ricordarsi della chiusura della scuola come di un momento felice.

Inoltre, nelle ricorrenze, il desiderio di vivere un momento speciale rende ancora più forte l’impatto della meteo. Quando il tempo “collabora”, tutto sembra perfetto. Quando invece si mette di traverso, può nascere una nuova forma di intimità: quella che nasce quando ci si adatta insieme. Così, la meteo finisce per diventare parte della narrazione personale e collettiva, un personaggio secondario, ma essenziale.

Paesaggio con abbondante neve fresca.
Fig. 1: abbondante nevicata a Chalais (VS) il 17 aprile 2025. (segnalazioni meteo / App MeteoSvizzera)

Il ruolo delle previsioni: aspettative e realtà

Oggi controlliamo le previsioni meteo con grande facilità. Un’occhiata al sito internet o una notifica sull’app, una schermata con icone di sole, nuvole o pioggia che ci guida nella scelta di vestiti, programmi e aspettative. Ma cosa succede quando il cielo decide di contraddire le previsioni?

Le previsioni meteo creano uno scenario anticipato nella nostra mente. Quando il tempo reale si discosta da quello atteso, l’esperienza vissuta acquista un carico emotivo più forte e spesso, proprio per questo, diventa più memorabile, in positivo o in negativo. Una giornata che ci aspettavamo serena ma si rivela grigia e piovosa può generare frustrazione e cambi di programma. Allo stesso modo, una giornata annunciata come piovosa che si apre invece al sole può trasformarsi in una festa inattesa.

Anche la percezione dell’accuratezza delle previsioni meteorologiche può essere notevolmente influenzata da ricordi legati ad un episodio speciale. L’esempio classico del temporale il giorno del matrimonio può portare a pensare che meteorologi e meteorologhe “non ci azzeccano mai”.

Fig. 2: matrimonio sotto la pioggia. (Fonte: Pixabay)

Questo scarto tra previsione e realtà contribuisce alla forza della memoria episodica: ci fa vivere un’emozione imprevista, che rafforza il ricordo. E questo vale ancor di più durante una ricorrenza speciale, come potrebbe esserlo la Festa della Mamma. E allora la meteo, da semplice fenomeno atmosferico, si trasforma in un arbitro silenzioso del nostro vissuto: capace di rovinare o rendere indimenticabile un momento, semplicemente perché ha “disatteso” o “superato” le nostre aspettative.

Auguri a tutte le mamme dal team di MeteoSvizzera.