La storia della meteorologia aeronautica in Svizzera è ormai quasi centenaria. Ha avuto inizio alla fine degli anni '20 in diversi aeroporti e si è sviluppata nel corso degli anni. Con lo sviluppo dell’aviazione commerciale, è cresciuta la necessità di osservazioni e previsioni meteorologiche specifiche per i piloti e coloro che gestiscono gli aeroporti.
1950: una stazione dedicata all'osservazione meteorologica
Inizialmente le osservazioni a Ginevra-Cointrin furono effettuate dai meteorologi dal tetto del vecchio terminal aeroportuale. Negli anni '50, fu costruita una stazione dedicata in modo specifico all'osservazione meteorologica, che fu in seguito trasformata e adattata più volte per seguire sia lo sviluppo dell’aeroporto, sia quello tecnologico. Gli osservatori e le osservatrici vi lavoravano 24 ore su 24, 365 giorni all'anno.
L’attività principale svolta dagli osservatori e le osservatrici è stata proprio quella di osservare visivamente le condizioni atmosferiche e trasmetterle agli utilizzatori del mondo dell’aviazione tramite i cosiddetti messaggi METAR. Tutti gli aeroporti internazionali sono tenuti a diffondere regolarmente i messaggi METAR, che descrivono le condizioni meteorologiche in atto in una località e la previsione della loro tendenza. Gradualmente, con il passare dei decenni, lo sviluppo tecnologico ha permesso di sostituire l’osservazione manuale con una misura automatica. Per alcune grandezze (la temperatura, la pressione, la direzione e la velocità del vento) il passaggio alla misura manuale è stato relativamente rapido.
Per altre, come la visibilità, il tipo di tempo (pioggia, neve, grandine, nebbia, ecc.) e la quota della base delle nuvole ciò è avvenuto più lentamente. Nella primavera 2024 MeteoSvizzera ha automatizzato completamente le osservazioni meteorologiche per l’aeronautica presso la stazione dell’aeroporto di Ginevra-Cointrin. I METAR da allora predisposti automaticamente e supervisionati dalla sala previsione. È il momento giusto per dare spazio alla testimonianza di chi ha operato per anni, anche come forma di ringraziamento per quanto fatto per MeteoSvizzera.
Nella primavera 2024, MeteoSvizzera ha automatizzato completamente le osservazioni meteorologiche per l’aeronautica presso la stazione dell’aeroporto di Ginevra-Cointrin. I METAR da allora sono predisposti automaticamente e vengono supervisionati dalla sala previsione. È il momento giusto per dare spazio alla testimonianza di chi ha operato per anni, anche come forma di ringraziamento per quanto fatto per MeteoSvizzera.
Philippe Roch, osservatore dal 2009 – Il fascino del mestiere
«Ho apprezzato molto questa attività e il rapporto con l'ambiente dell'aeroporto. È stato un vero privilegio poter garantire la continuità delle osservazioni durante tutti questi anni, seguire l'evoluzione del tempo nel corso delle stagioni. Ricordo una mattina d'inverno, quando ero ancora in formazione. Mi stavo preparando a inviare il METAR e il mio sguardo si è fermato sui valori dei due sensori del vento situati alle due estremità della pista. Tre chilometri separano i due strumenti: il primo indicava tra 5 e 10 nodi da ovest e il secondo più o meno lo stesso valore ma da nord-est. Questa convergenza mi incuriosiva e cercavo una spiegazione, quando il mio istruttore mi diede un indizio: si trattava semplicemente dell'aria fredda che avanzava sulla pista. In quel momento non avevo immaginato che l'avanzata dell'aria fredda, spazzando via l'aria calda al suo passaggio, potesse essere seguita con l'aiuto degli anemometri.
Nei momenti migliori, c'erano anche le albe dai colori fiammeggianti, che ci facevano dimenticare le poche ore di sonno. Altre volte erano le virga o gli arcobaleni dopo il passaggio di un temporale o ancora l'alone intorno alla Luna. Molti momenti magici, di meraviglia, rendevano affascinante questa attività».