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Visita al radar meteorologico del Monte Lema con Swiss TecLadies
MeteoSvizzera-Blog | 28 aprile 2025

Sabato 26 aprile, in collaborazione con MeteoSvizzera, le Swiss TecLadies si sono recate sul Monte Lema per visitare e scoprire il funzionamento dei radar meteorologici. Nel blog odierno ripercorriamo assieme le sfide legate ai radar in un territorio montuoso come la Svizzera.

Radar meteorologico del Monte Lema
Radar meteorologico del Monte Lema. Fonte: MeteoSvizzera
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Swiss TecLadies è il programma nazionale di promozione delle nuove leve dell’Accademia Svizzera delle Scienze Tecniche. Attraverso un percorso di mentoring rivolto a ragazze* tra i 14 e i 19 anni, il programma ha l’obiettivo di far scoprire la varietà delle professioni tecniche e scientifiche, offrendo attività pratiche, workshop e visite, così come l’opportunità di conoscere e lasciarsi ispirare da modelli femminili del mondo della tecnica e dell’informatica.

Sabato 26 aprile, in collaborazione con MeteoSvizzera, le Swiss TecLadies si sono recate sul Monte Lema, dove oltre a scoprire la varietà delle attività di cui si occupa MeteoSvizzera, hanno avuto l’opportunità di visitare uno dei cinque radar della rete Svizzera.

Il monitoraggio dell’atmosfera e dell’evoluzione del tempo costituisce uno dei compiti principali di MeteoSvizzera. La rete convenzionale di pluviometri al suolo fornisce delle misure di precipitazione affidabili, ma rappresentative solo a livello puntuale e con una limitata risoluzione spaziale.

Come sappiamo, il rilevamento delle precipitazioni e dei temporali riveste molta importanza, poiché essi possono causare inondazioni, grandine, raffiche di vento e smottamenti.

L’utilizzo di un radar meteorologico permette invece di “osservare” le precipitazioni su una superficie di territorio maggiore: la rete radar svizzera è composta da 5 radar in grado di rilevare le precipitazioni e le cellule temporalesche sull’intero territorio nazionale, in modo automatico, senza interruzione, giorno e notte.

I 5 radar si trovano tutti in montagna (alta montagna): Albis (938 m slm), Monte Lema (1'626 m slm), Weissfluhgipfel (2'840 m slm), Plaine Morte (2'937 m slm), La Dôle (1'682 m slm).

Panoramica dei siti radar in Svizzera.
Panoramica dei siti radar in Svizzera. (MeteoSvizzera)

Ma come funziona un radar?

Il radar meteorologico emette un segnale elettromagnetico nell’atmosfera e misura quanto viene retrodiffuso dalle precipitazioni (sia pioggia, neve o grandine). In base all’intensità del cosiddetto “eco” si può risalire al tipo di precipitazione, mentre dal tempo di trasmissione del segnale si può dedurre la distanza fra la posizione del radar e le precipitazioni. Chi desidera approfondire il tema può trovare ulteriori dettagli alla seguente pagina.

Semplice no? Non proprio, visto che la Svizzera si trova nel cuore delle Alpi, quindi caratterizzata da un territorio molto montuoso, che rende la gestione della rete radar a livello operazionale una grande sfida.

Schema esplicativo del funzionamento di un radar meteorologico.
Schema esplicativo del funzionamento di un radar meteorologico. (MeteoSvizzera)

La prima sfida è sicuramente legata alla manutenzione del radar: non tutti i siti sono accessibili durante l’anno. Il Monte Lema, ad esempio, è accessibile a piedi o tramite la funivia, aperta solamente nel periodo estivo. Questo ovviamente implica una buona pianificazione dei momenti di manutenzione e una serie di componenti di scorta a disposizione in caso di necessità.

Panorama dal Monte Lema e stazione di arrivo della funivia.
Panorama dal Monte Lema e stazione di arrivo della funivia. (C. Moretti)

La seconda sfida riguarda il fatto che non sono solo le precipitazioni a riflettere il segnale elettromagnetico inviato dal radar, ma anche gli aeroplani, gli uccelli e le montagne, … Parte del processo di elaborazione dei dati di MeteoSvizzera deve quindi identificare ed eliminare il maggior numero di disturbi possibili, ad esempio gli echi causati dalla presenza delle montagne.

Immagine radar che contiene tutti i segnali misurati dall'antenna: non solo precipitazioni ma anche riflessioni indesiderate causate ad esempio dal terreno, da oggetti artificiali.
Immagine radar che contiene tutti i segnali misurati dall'antenna: non solo precipitazioni ma anche riflessioni indesiderate causate ad esempio dal terreno, da oggetti artificiali. (MeteoSvizzera)

La terza sfida riguarda l'ubicazione dei radar. Vi sarete anche accorti che tutti e cinque i radar della rete Svizzera si trovano in montagna (o addirittura alta montagna). La domanda sorge spontanea: perché non posizionare il radar in pianura?

Le onde elettromagnetiche emesse dal radar vengono riflesse dalla superficie  delle montagne, ed è quindi fondamentale posizionare il radar, in modo tale da riuscire a vedere il più lontano possibile senza che il segnale venga bloccato dalla presenza di rilievi. D’altra parte il radar non può nemmeno essere posizionato sulla cima più alta della Svizzera, perché poi identificherebbe solo le precipitazioni che si trovano alla sua stessa elevazione o più in alto.

È importante quindi trovare un compromesso fra la visibilità orizzontale e la quota del sito radar. Una delle sfide che noi meteorologi affrontiamo quando si tratta di precipitazioni in un paese montagnoso come la Svizzera è di “stimare” e capire dall’animazione delle precipitazioni misurate dal radar quanta pioggia arriverà effettivamente al suolo.

Foto del Radar meteorologico del Monte Lema
Radar meteorologico del Monte Lema (C. Zanini Barzaghi)

La rete di radar in Svizzera è quindi fondamentale, perché rileva le varie forme di precipitazione in tempo reale e contribuisce al riconoscimento precoce delle zone di precipitazioni intense e dei temporali!