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Marzo 2025 a sud delle Alpi
MeteoSvizzera-Blog | 06 aprile 2025

Iniziato con i primi temporali di stagione, a sud delle Alpi il mese di marzo è risultato di 0,8 °C più mite della norma 1991-2020. Le precipitazioni sono state superiori alla norma, nel Mendrisiotto è piovuto addirittura più del doppio della media. Il soleggiamento è stato leggermente deficitario.

Vista dai monti di Mergoscia a circa 1400 metri verso il Pizzo di Vogorno il 26 marzo 2025. Foto: S. Zanini.
Vista dai monti di Mergoscia a circa 1400 metri verso il Pizzo di Vogorno il 26 marzo 2025. Foto: S. Zanini.
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Temperatura superiore alla norma

Mediata su tutto il versante sudalpino, la temperatura media di marzo è risultata di 0,8 °C superiore alla norma 1991-2020. All’interno delle lunghe serie storiche iniziate nel 1864, si tratta del diciassettesimo mese di marzo più mite dall’inizio delle misure nel 1864. Nel clima di oggi il mese di marzo è di 2,7 °C più mite rispetto al clima del trentennio preindustriale 1871-1900.

Fig. 1: Temperatura media di marzo del versante sudalpino dall’inizio delle misure nel 1864 al 2025. La linea verde tratteggiata rappresenta la norma 1991-2020. La linea rossa continua rappresenta l’andamento climatico, le linee rosse tratteggiate la sua incertezza.
Fig. 1: Temperatura media di marzo del versante sudalpino dall’inizio delle misure nel 1864 al 2025. La linea verde tratteggiata rappresenta la norma 1991-2020. La linea rossa continua rappresenta l’andamento climatico, le linee rosse tratteggiate la sua incertezza. (MeteoSvizzera)

Due fasi miti intervallate da una più fresca

Dal 3 al 9 marzo così come dal 25 marzo alla fine del mese le temperature sono risultate generalmente superiori alla norma. Il primo periodo mite è stato causato da una persistente zona di alta pressione sull’Europa centrale, che ha garantito giornate soleggiate su tutto il territorio sudalpino. Durante la seconda fase mite, invece, le correnti soffiavano spesso da nord: grazie alla corrente favonica le temperature massime alle basse quote hanno superato i 20 °C e le anomalie della temperatura media giornaliera hanno raggiunto i 4 °C, perfino i 6 – 7 °C il giorno 30.

Fra il 10 e il 16 marzo le temperature sono risultate vicine alla norma o appena al di sotto di essa alle basse quote, per l’arrivo di correnti umide da sudovest che hanno impedito il soleggiamento. Anche la settimana successiva ha visto temperature spesso inferiori alla norma per l’arrivo di aria più fredda da est, ma nel contempo un ritorno a tempo più soleggiato. Le anomalie negative più marcate sono state registrate il 18 marzo, con valori fino a poco oltre i -4 °C.

Così come nei precedenti mesi invernali, anche nel mese di marzo non sono state registrate temperature che rientrano nelle dieci più alte o più basse mai misurate in questo mese.

Fig. 2: Andamento della temperatura media giornaliera in marzo 2025 a Locarno Monti (sopra) e a San Bernardino (sotto). Le barre rosse (blu) denotano valori superiori (inferiori) alla norma 1991-2020, rappresentata dalla linea nera continua. Le linee tratteggiate mostrano la deviazione standard, mentre le barre grigie gli estremi del periodo 1864-2024 (1883-2024 per Locarno Monti).
Fig. 2: Andamento della temperatura media giornaliera in marzo 2025 a Locarno Monti (sopra) e a San Bernardino (sotto). Le barre rosse (blu) denotano valori superiori (inferiori) alla norma 1991-2020, rappresentata dalla linea nera continua. Le linee tratteggiate mostrano la deviazione standard, mentre le barre grigie gli estremi del periodo 1864-2024 (1883-2024 per Locarno Monti). (MeteoSvizzera)

Precipitazioni abbondanti

Soprattutto grazie alle correnti sudoccidentali che hanno soffiato in direzione del versante sudalpino fra il 10 e il 16 e fra il 22 e il 23 marzo dando luogo ad una lunga serie di giornate piovose, la somma mensile delle precipitazioni di marzo è risultata superiore alla norma. La regione che ha visto le precipitazioni più abbondanti rispetto alla media è stata il Mendrisiotto: le stazioni di Stabio, Coldrerio, Morbio Superiore e Scudellate hanno misurato più di 180 mm, che corrispondono al 205 – 230 % della norma 1991-2020. Altrove è piovuto dal 100 al 170 % della media, con le percentuali più basse registrate sull’Alto Ticino e verso il Grigioni italiano. Con 61,4 mm di pioggia, la stazione di Brusio è risultata la meno piovosa, anche se tale valore corrisponde al 141 % della norma 1991-2020.

Il 23 marzo la stazione di Locarno Monti ha misurato 10,7 mm in 1 ora e 3,3 mm in 10 minuti, che corrispondono al quinto valore più elevato di pioggia oraria e su dieci minuti dall’inizio delle misure nel 1981.

Fig. 3: Totale mensile delle precipitazioni di marzo 2025.
Fig. 3: Totale mensile delle precipitazioni di marzo 2025. (MeteoSvizzera)

Nevicate in montagna

In montagna le precipitazioni di marzo sono cadute sottoforma di neve indicativamente oltre i 1300-1500 metri. A San Bernardino, nel Grigioni italiano ad una quota di 1640 m, l’osservatore di MeteoSvizzera ha misurato neve fresca per otto giornate consecutive e l’altezza del manto nevoso totale al suolo è risultata ben superiore alla media 1991-2020 per tutto il mese di marzo. La somma giornaliera di neve fresca più elevata è stata quella del 13 marzo, pari a 34 cm, valore che è comunque ben distante dai dieci più ingenti misurati in marzo in questa località dall’inizio delle misure nel 1968.

Nonostante nel mese di marzo non si siano verificate nevicate particolarmente intense, nel Grigioni italiano grazie alla neve caduta in marzo e nella stagione invernale il manto nevoso presente al suolo oltre i 1300-1600 metri risultava spesso superiore alla norma 1991-2020. Non così in Ticino, soprattutto sulla parte nordoccidentale, dove l’anomalia risultava invece spesso negativa.

Figura 4: Altezza del manto nevoso a San Bernardino (1640 m) nell’inverno 2024/25 rispetto all’inverno precedente 2023/24 e alla media degli anni 1991-2020.
Figura 4: Altezza del manto nevoso a San Bernardino (1640 m) nell’inverno 2024/25 rispetto all’inverno precedente 2023/24 e alla media degli anni 1991-2020.

Primi temporali di stagione

Proprio in corrispondenza con l’arrivo della primavera meteorologica, nella notte fra il 28 febbraio e il primo marzo in Ticino si sono verificati i primi temporali stagionali, causati dalla presenza di una goccia di aria fredda in quota e di una corrente sudorientale nei bassi strati.  Le regioni più toccate sono state il Ticino centrale e le valli del Luganese dove sono caduti fino a 20-25 mm di pioggia e, soprattutto sul Luganese, anche grandine di piccole dimensioni. Una seconda fase convettiva si è verificata il 14 marzo, anch’essa favorita dall’arrivo di aria più fredda in quota che ha trovato sulle nostre regioni una massa d’aria instabile. Le precipitazioni temporalesche hanno accumulato localmente fino a 50 mm e in alcune zone del Sottoceneri è caduta nuovamente grandine di piccole dimensioni.

Soleggiamento di poco inferiore alla media

A sud delle Alpi la durata del soleggiamento di marzo è stata compresa fra il 90 e il 95 % circa della norma 1991-2020. A Stabio sono state misurate 177.4 ore di sole, che corrispondono al 97 % della media pluriennale, mentre Poschiavo, con 136 ore, ha misurato esattamente la norma 1991-2020.

Figura 5: Soleggiamento totale del mese di marzo 2025 in Svizzera, rappresentato come percentuale della norma 1991-2020.
Figura 5: Soleggiamento totale del mese di marzo 2025 in Svizzera, rappresentato come percentuale della norma 1991-2020. (MeteoSvizzera)