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Il mio nome è A23a, Iceberg A23a
MeteoSvizzera-Blog | 21 aprile 2025

Non per vantarmi ma sono il più longevo e grande iceberg al mondo. Ho fatto molta strada, con varie tappe e pause sul mio cammino. Ormai sono giunto al capolinea, la fine, mi frantumo lentamente. Percorriamo brevemente la mia storia in questo contributo.

L’iceberg A23a a sud-ovest della Georgia de Sud, l’11 aprile 2025 (NASA Worldview)
L’iceberg A23a a sud-ovest della Georgia de Sud, l’11 aprile 2025 (NASA Worldview)
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La nascita

Tutto ha inizio nel cuore dell'Antartide, lungo la costa del Mare di Weddell. Nel 1986, una gigantesca porzione della piattaforma glaciale Filchner-Ronne si stacca, dando vita a un iceberg dalle dimensioni colossali: A23a, grande circa 3900 km². A titolo di paragone l’intero Canton Ticino ha una superficie di 2812 km².

A differenza di altri iceberg che si spezzano e si dissolvono nel giro di pochi anni, A23a ha un destino diverso: resta incagliato, bloccato dai fondali marini poco profondi, e rimane fermo per quasi quarant’anni vicino al punto in cui si era originato.

La nuova partenza

Nel 2020, le immagini satellitari iniziano a mostrare piccoli movimenti. Gli scienziati ipotizzano che l’assottigliamento del ghiaccio e l’aumento delle temperature abbiano ridotto l’attrito con il fondale.

Successivamente A23a si libera definitivamente dal fondale, iniziando a muoversi. Torna così ad essere libero, in balia delle correnti oceaniche e dei venti antartici, spostandosi lentamente verso nord.

Il percorso di A23a
Il percorso di A23a (NASA Earth Observatory)

Un gigante in viaggio

Nel 2023, l’iceberg entra nella Corrente Circumpolare Antartica, imboccando la cosiddetta “autostrada degli iceberg” in rotta verso la Georgia del Sud, un’isola sub-antartica.

Durante l’estate australe, A23a viene monitorato attentamente. Con i suoi quasi 300 metri di spessore (pari a un grattacielo di 80 piani), rappresenta una massa imponente e potenzialmente pericolosa per la fauna marina e gli ecosistemi costieri.

Il rischio ecologico

Alla fine del 2023, A23a si avvicina minacciosamente alla Georgia del Sud, sollevando timori tra biologi e climatologi. Il suo arrivo potrebbe:

  • distruggere fondali ricchi di biodiversità
  • ostacolare il ritorno dei pinguini e delle foche alle loro colonie di riproduzione
  • alterare le rotte alimentari della fauna marina.

Fortunatamente, l’iceberg devia leggermente, evitando un impatto diretto con l’isola, ma continua il suo percorso verso acque più calde.

La lenta dissoluzione

Nel corso del 2024, A23a continua a frantumarsi lentamente mentre si dirige verso l’Atlantico meridionale. Le acque più calde e le onde iniziano a erodere la sua base. Alcuni frammenti si staccano, ma il “corpo” principale resiste ancora.

Nel 2025, A23a è ancora visibile, seppur ridimensionato. La sua presenza resta un monito silenzioso della forza dei ghiacci e dei cambiamenti in atto nel sistema climatico globale.

La posizione di A23a a partire dal 4 marzo 2025
La posizione di A23a a partire dal 4 marzo 2025 (NASA Earth Observatory)

Oggi

l'iceberg A23a è ancora visibile oggi, lunedì 21 aprile 2025. Attualmente si trova incagliato a circa 73 chilometri a sud-est dell'isola di South Georgia, nel Sud Atlantico. Con una superficie di circa 3.460 km², resta il più grande iceberg attualmente esistente.

Gli scienziati continuano a monitorarne la situazione, poiché potrebbe influenzare l'ecosistema marino locale, sia attraverso l'alterazione delle correnti oceaniche sia mediante il rilascio di elementi nutritivi, come ferro e silice, durante il processo di fusione. Questi nutrienti possono stimolare la crescita del fitoplancton, alla base della catena alimentare marina.

E così…

E così, io, A23a, mi allontano lentamente, pezzo dopo pezzo, lasciando tracce silenziose nel mare e nella memoria di chi mi ha seguito.

Non cercatemi tra i ghiacci eterni: il mio viaggio continua, invisibile, nelle correnti, nei racconti, nei dati che parlano di me.

Sono stato gigante, sono stato testimone. Ora sono storia.

Fonti: