Un gigante in viaggio
Nel 2023, l’iceberg entra nella Corrente Circumpolare Antartica, imboccando la cosiddetta “autostrada degli iceberg” in rotta verso la Georgia del Sud, un’isola sub-antartica.
Durante l’estate australe, A23a viene monitorato attentamente. Con i suoi quasi 300 metri di spessore (pari a un grattacielo di 80 piani), rappresenta una massa imponente e potenzialmente pericolosa per la fauna marina e gli ecosistemi costieri.
Il rischio ecologico
Alla fine del 2023, A23a si avvicina minacciosamente alla Georgia del Sud, sollevando timori tra biologi e climatologi. Il suo arrivo potrebbe:
- distruggere fondali ricchi di biodiversità
- ostacolare il ritorno dei pinguini e delle foche alle loro colonie di riproduzione
- alterare le rotte alimentari della fauna marina.
Fortunatamente, l’iceberg devia leggermente, evitando un impatto diretto con l’isola, ma continua il suo percorso verso acque più calde.
La lenta dissoluzione
Nel corso del 2024, A23a continua a frantumarsi lentamente mentre si dirige verso l’Atlantico meridionale. Le acque più calde e le onde iniziano a erodere la sua base. Alcuni frammenti si staccano, ma il “corpo” principale resiste ancora.
Nel 2025, A23a è ancora visibile, seppur ridimensionato. La sua presenza resta un monito silenzioso della forza dei ghiacci e dei cambiamenti in atto nel sistema climatico globale.