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Quando gli insetti non collaborano alle misure di precipitazione delle nostre stazioni al suolo.

Chi siamo
Quando gli insetti non collaborano alle misure di precipitazione delle nostre stazioni al suolo.
La nostra rete di misura viene costantemente monitorata e quattro centri di manutenzione sono responsabili del buon funzionamento dei sensori installati su oltre 250 stazioni distribuite in tutta la Svizzera. Coordinati dalla centrale di Payerne i centri regionali di Zurigo, Locarno Monti e Davos agiscono prontamente in caso di misure mancanti o dubbi. Per il centro di manutenzione a sud delle Alpi solo due collaboratori si occupano del servizio, per un totale di 60% del loro tempo.
Grazie alla qualità degli strumenti impiegati la stabilità della rete di misura è ottima, talvolta però chi opera sul terreno ha qualche sorpresa:
Quello che vedete nell’ immagine sopra è il bilanciere nell’interno di un pluviometro Lambrecht, in dotazione sulla maggior parte delle nostre stazioni. Approfittando di un periodo asciutto delle vespe hanno costruito il loro nido sulla bascula, vedi sotto, pregiudicando il buon funzionamento.
Le precipitazioni raccolte dalla bocca dello strumento di 200 cm2 sono convogliate verso la bascula che misura 0,1mm per ogni sua oscillazione. Il ritorno delle precipitazioni sarà stato probabilmente agitato per le operose ma sfortunate vespe.
Anche nelle strutture delle stazioni troviamo spesso dei nidi, che però non influiscono negativamente alle misure. Ma possono essere pericolosi per chi opera sulle stazioni, le vespe sanno difendersi!
Nelle annate particolarmente piovose, i problemi restano contenuti: le vespe trovano probabilmente luoghi più sicuri e asciutti per i loro nidi.
E con l’inizio della primavera 2025, già meteorologica e dall’equinozio del 20 marzo anche astronomica, gli insetti ricominceranno il loro infaticabile lavoro, ma una rondine sorveglia dall’alto del palo anemometrico.