Mediata su tutto il versante sudalpino, la temperatura media di febbraio è risultata di 2,1 °C superiore alla norma 1991-2020. All’interno delle lunghe serie storiche iniziate nel 1864, si tratta del quattordicesimo mese di febbraio più mite dall’inizio delle misure nel 1864, per Lugano dell’undicesimo più mite. Nel clima di oggi il mese di febbraio è di 2,8 °C più mite rispetto al clima del trentennio preindustriale 1871-1900.
Così come nei precedenti mesi di novembre e dicembre, a causa delle frequenti condizioni di inversione termica, nelle vallate alpine le temperature medie mensili sono risultate più vicine alla norma rispetto alle zone montuose; per esempio, la stazione di Piotta ha registrato un’anomalia positiva di soli 0,3 °C, mentre nelle altre stazioni l’anomalia ha superato +1 °C.
Sia in montagna sia alle basse quote, nel mese di gennaio le giornate più fredde della norma sono state poche. In particolare, esse si sono verificate fra il 7 e l’8 febbraio, così come fra il 16 e il 20 del mese, ma non dappertutto. Per il resto sono state registrate giornate più miti della media, anche se le anomalie positive non sono state molto marcate. Solamente nelle giornate del 5 e del 20 febbraio in montagna l’anomalia ha localmente superato i 5 °C.
Così come nei precedenti mesi invernali di dicembre e gennaio, anche nel mese di febbraio non sono state registrate temperature che rientrano nelle dieci più alte o più basse mai misurate in questo mese.
In febbraio le precipitazioni si sono verificate il primo giorno del mese, fra l’8 e il 9 e il 25 febbraio. Fra le 38 stazioni di misura della precipitazione sudalpine, solamente Sigirino, Vira e Cimetta hanno registrato un totale mensile superiore alla norma, compreso fra il 104 e il 108 % di essa. Infatti la regione che ha visto precipitazioni più abbondanti rispetto alla norma è stata proprio quella compresa fra il Locarnese, il Ceneri e il Malcantone. Campocologno, Brissago, Cadenazzo, Ponte Tresa e Lugano hanno misurato fra il 90 e il 96 % della norma, mentre le rimanenti stazioni non hanno raggiunto il 90 % della media pluriennale. In dieci stazioni di misura è piovuto la metà di quanto normalmente atteso. Faido ha registrato solo il 37 % della media, Cevio il 40 %, Piotta il 41 %.
In montagna le precipitazioni di febbraio sono cadute sottoforma di neve indicativamente oltre i 1000-1400 metri. Nonostante non si siano verificate nevicate particolarmente intense, grazie alla neve caduta in gennaio il manto nevoso presente al suolo oltre i 1300-1600 metri risultava spesso superiore alla norma 1991-2020.
A sud delle Alpi la durata del soleggiamento di febbraio è stata compresa fra il 73 e il 95 % circa della norma 1991-2020. Le regioni meno soleggiate sono state quelle più meridionali, ad esempio a Stabio il numero di ore di sole è stato di 102, che corrisponde al 73 % della norma, a Lugano 116, cioè l’82 % della norma, ad Acquarossa – Comprovasco 88, cioè il 90 % della media pluriennale.