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Fino a dove riuscirà ad entrare la nuvolosità?

MeteoSvizzera-Blog | 04 febbraio 2025

Questa mattina afflussi umidi dalla Pianura Padana hanno coinvolto la parte più meridionale del Canton Ticino, un cosiddetto fenomeno di "Rientro da est", con qualche particolarità.

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L’occhio dell’osservatore più attento si sarà accordo che il rientro da est che ci ha interessato questa mattina è risultato piuttosto particolare. Come spesso accade, quando una zona di alta pressione ha il suo centro sull’Europa centro-settentrionale (con correnti che ruotano in senso orario attorno a questo centro) la regione alpina è interessata da correnti dal settore est. Durante la stagione fredda, ecco che masse d’aria fredde d’origine continentali (dall’Europa orientale, talvolta dalla Russia) arivano sui Balcani, si umidificano sull’Adriatico e vengono sospinte da venti orientali raggiungendo il versante sudalpino. L’umidità contenuta in questa massa d’aria fredda e umida condensa sulla Pianura Padana, con la formazione di tipica nuvolosità a bassa quota che interessa talvolta anche le nostre regioni, soprattutto il Ticino centrale e meridionale.

Nell'animazione qui sopra le immagini dalla webcam posta sul Monte Generoso questa mattina con il mare di nebbia sottostante. Fonte: https://www.montegeneroso.ch/en/weather

Differenze con la nebbia alta a Nord delle Alpi

A causa di una massa d’aria mediamente più umida e mite rispetto a nord delle Alpi, la nostra nebbia alta è composta principalmente da stratocumuli e molto raramente da veri e propri strati nebulosi. L’arrivo di aria più umida e fredda causa sollevamento e quindi un tipo di nuvolosità debolmente convettiva.

A Sud delle Alpi questa mattina la nuvolosità ha interessato dapprima solo il Mendrisiotto, in seguito si è spinta in parte fin sul Luganese. Perché questa nuvolosità non è riuscita a spingersi sul Ticino centrale in maniera più compatta? La risposta è da ricercare nel fatto che tra nord e sud delle Alpi era presente un modesto gradiente di pressione da nord (fig. 3). Tra Kloten e Lugano si misuravano circa 3-4 ettopascal di differenza. L’aria fredda in arrivo da nordest e la situazione di debole bise sull’Altopiano hanno causato un gradiente barico, principalmente con cause idrostatiche essendo l’aria più fredda più densa, con pressione al suolo leggermente più alta al Nord rispetto al Sud. La corrnete da nord che si è generata sulle Alpi, debole, ma presente in montagna fin sul Ticino centrale sopra i 1000-1400 metri di quota, ha impedito alla nuvolosità di spingersi fin da subito in modo più marcato verso nord.

Nel corso della giornata, con la bise in diminuzione a Nord delle Alpi, anche il gradiente nord-sud sulle Alpi si è indebolito. Questo ha permesso all'aria umida, precedentemente confinata nelle regioni meridionali (conseguenza del gradiente sopramenzionato) di entrare anche sul Ticino centrale e nelle vallate alpine sotto forma di foschia.

Schiacciata tra le due correnti, la nuvolosità è stata poi sospinta verso ovest, interessando buona parte del Piemonte.

Queste situazioni risultano molto difficili da prevedere nel dettaglio. Anche i modelli numerici non sono sempre affidabili in queste situazioni, soprattutto per quanto riguarda l’estensione della nuvolosità bassa. Molte sono le variabili in gioco. Una corrente di bise meno intensa, qualche grado in più sulla massa d’aria in arrivo da est, più o meno umidità presente ed ecco che una mattinata prevista nuvolosa su buona parte del Canton Ticino e del Moesano può rivelarsi ricca di sole.