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Neve in arrivo in montagna
MeteoSvizzera-Blog | 05 gennaio 2025

Da questa notte a martedì mattina la neve tornerà ad imbiancare il versante sudalpino. Malgrado i quantitativi contenuti le nevicate potranno mettere un cerotto ad una stagione invernale che a sud delle Alpi fatica a decollare. Ma attenzione! Fatene scorta! Visto che probabilmente gennaio proseguirà inesorabilmente asciutto.

Idrante numero 2 - Bosco Gurin – Nicopress
Idrante numero 2 - Bosco Gurin – Nicopress
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Il versante sudalpino, dal Ticino fino in Engadina, è tutt’ora in deficit rispetto all’innevamento normale. La carta della neve relativa, redatta da SLF l'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe, parla da sola. L’innevamento sul nord del Ticino si fissa attualmente al 30-60% rispetto alla media pluriannuale. Ancor peggio nelle vallate di Bregaglia, Poschiavo e Müstair.

Fig. 1: Altezza relativa della neve, rispetto alla media pluriannuale.
Fig. 1: Altezza relativa della neve, rispetto alla media pluriannuale. (SLF Whiterisk)

Anche la catena alpina principale delle Alpi, che ad inizio stagione segnava un innevamento superiore al 150%, si è ormai allineata alla norma. La stagione invernale però, sostenuta dalle belle giornate durante le vacanze di Natale, segna però un successo.

Neve in arrivo

A partire da questa sera uno sbarramento da sud porterà precipitazioni sul versante sudalpino. Il limite delle nevicate che oscillerà fra 900 e 1200 porterà la neve laddove serve, ovvero in montagna. Salvo sporadici ribassi di quota, in concomitanza di rovesci più intensi e nelle vallate con neve bagnata o frammista a pioggia, le basse quote e la pianura saranno toccate solo da pioggia.

Un’allerta di grado 2 è stata emanata per le regioni sopra i 1200 metri di quota del centro e nord del Ticino e per la Bregaglia, a partire da lunedì mattina.

A nord delle Alpi una ricaduta favonica sosterrà venti intensi, un'allerta di grado 3 è stata emanata di consegnuenza. Per maggiori dettagli consultate il bollettino sui pericoli della Confederazione.

Fig. 2: Neve nuova, prevista dal modello SLF OSDH entro martedì mattina
Fig. 2: Neve nuova, prevista dal modello SLF OSDH entro martedì mattina (SLF / MeteoSvizzera)

Secondo il modello OSDH di SLF, i quantitativi previsti non sono da pazza gioia, ma di questi tempi possiamo essere contenti di 20-50 cm di neve fresca, che avranno però un marcato gradiente ovest-est.

Fig. 3: Quantitativi di precipitazioni solide previste dal modello ICON-CH2-EPS
Fig. 3: Quantitativi di precipitazioni solide previste dal modello ICON-CH2-EPS (MeteoSvizzera)

Il modello ICON conferma una distribuzione delle nevicate con un gradiente ovest-est, da 20-30cm a ovest, Bosco Gurin, a 40-50cm a est, San Bernardino, con punte fino a 60cm sulle creste. Apporti discreti anche sull’Engadina e un po’ più sostenuti sulla Val di Poschiavo.

Ma sarà l’inizio dell’inverno, nevicate parlando, a sud delle Alpi?

Malgrado tutte le buone premesse, e le speranze di un ritorno di ulteriori nevicate, non ci siamo. Dopo questo evento di precipitazioni, che terminerà martedì mattina e sarà seguito da sporadici apporti nel corso della prossima settimana, la festa è finita. Secondo le proiezioni attuali torneremo inesorabilmente in balia di quel dannato anticiclone invernale che ci lascerà all’asciutto.

Il diagramma di Hovmoeller, qui di seguito, si presenta attualmente con un rientro della stabilità anticiclonica dalla terza settimana del 2025, stabilità che sembra perdurare con convinzione fino a febbraio.

Ma anche i modelli sbagliano.

Fig. 4: Diagramma di Hovmoller che mostra le anomalie a 500 hPa con valori positivi in rosso e negativi in blu. Per la nostra longitudine di 8°E, si possono osservare valori negativi entro l’ 11 gennaio, fase perturbata attuale, mentre in seguito i valori resteranno positivi, con tuttavia un'incertezza crescente al di sotto della linea nera orizzontale (marrone scuro). (Modello ECMWF-EPS)
Fig. 4: Diagramma di Hovmoller che mostra le anomalie a 500 hPa con valori positivi in rosso e negativi in blu. Per la nostra longitudine di 8°E, si possono osservare valori negativi entro l’ 11 gennaio, fase perturbata attuale, mentre in seguito i valori resteranno positivi, con tuttavia un'incertezza crescente al di sotto della linea nera orizzontale (marrone scuro). (Modello ECMWF-EPS)