Il sistema di alta pressione denominato “Beate” si è posato sull'Europa occidentale e centrale nel fine settimana con una pressione atmosferica di oltre 1040 hPa. Secondo i modelli di previsione, rimarrà più o meno stazionario almeno fino all'inizio della prossima settimana. Come mostra l'animazione, “Beate” non è riconoscibile solo nel campo di pressione al suolo. Direttamente sopra l'alta pressione al suolo si trova infatti un'area anticiclonica negli strati superiori dell'atmosfera (toni rossi nell'animazione). L'alta pressione non è quindi presente solo in prossimità del suolo, come succede ad esempio quando le masse d'aria si raffreddano a contatto con ampie regioni continentali fredde (alta pressione fredda siberiana), ma si estende verticalmente verso l'alto, sostenuta e rafforzata dall'ondulazione planetaria (onde di Rossby) e dalla corrente a getto in quota.
Le aree dinamiche di alta pressione possono rimanere su una regione per diversi giorni o settimane, soprattutto se le onde di Rossby e quindi il flusso in quota rimangono quasi stazionari. È il caso dell’anticiclone “Beate” che ci accompagnerà per l’intera settimana. Il sistema di alta pressione è sostenuto sul fianco occidentale dalla presenza di una depressione atlantica, con una corrente da sud-ovest in quota che convoglia costantemente aria calda subtropicale. Di conseguenza, si sta formando una dorsale anticiclonica stazionaria e l'alta pressione “Beate” può rigenerarsi continuamente sul continente europeo. L'indice di previsione estrema di ECMWF mostra quanto sia massiccio il trasporto di aria calda in quota. La lingua d'aria calda arriva fino all'Europa settentrionale e porta grandi deviazioni di temperatura positive in alcune parti della Scandinavia.