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L'anno 2024 a sud delle Alpi - parte 1

MeteoSvizzera-Blog | 18 gennaio 2025

Con un’anomalia di +1.3 °C rispetto alla norma 1991-2020, a sud delle Alpi il 2024 è risultato il terzo anno più caldo dall’inizio delle misure nel 1864, dopo il 2022 e il 2023. La somma annuale di precipitazioni mediata su tutto il territorio è stata di poco superiore alla norma, mentre il soleggiamento è stato di circa il 10% sotto la media pluriennale. Non sono mancati gli eventi estremi, come i disastrosi temporali in Valle Maggia e Mesolcina, che tratteremo più nel dettaglio nella seconda parte di questo blog.

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Terzo anno più caldo

Così come a livello nazionale, anche per il versante sudalpino l’anno 2024 è risultato il terzo più caldo dall’inizio delle misurazioni nel 1864. La deviazione dalla norma 1991-2020 è stata di +1.3 °C. Fra il periodo preindustriale 1871-1900 e l’ultimo trentennio 1995-2024, la temperatura media annuale a sud delle Alpi è salita di circa 2 °C.

Temperatura spesso sopra la norma

Anche nel corso del 2024 sono stati pochi i periodi che hanno fatto registrare temperature inferiori alla norma 1991-2020. Mediata sull’intero territorio della Svizzera italiana, a livello mensile solamente le temperature medie di aprile, maggio e settembre sono risultate inferiori alla norma (rispettivamente -0,4, -0,5 e -0,6 °C). Il mese di giugno è risultato molto vicino alla norma (-0,1 °C). Tutti gli altri mesi sono risultati più caldi della media di almeno 1 grado, i mesi di gennaio, febbraio, luglio e agosto addirittura di più di 1,5 °C. Le anomalie maggiori sono state registrate in febbraio e agosto, con rispettivamente +3,9 e +2,9 °C. Si è trattato del mese di febbraio più mite e del secondo mese di agosto più caldo dall’inizio delle misure nel 1864.

I periodi molto più caldi rispetto alla climatologia si sono verificati tra fine gennaio e febbraio, in aprile, fra luglio e agosto e in ottobre. I periodi molto più freddi sono stati meno numerosi e meno prolungati di quelli molto più caldi del normale e anche i valori assoluti della stessa anomalia sono stati più piccoli. Giornate con temperature inferiori alla media si sono verificate soprattutto nel corso della primavera, in settembre e in novembre.

Precipitazioni soprattutto fra luglio e ottobre

Mediate su tutto il territorio sudalpino, la somma delle precipitazioni annuali del 2024 ha raggiunto il 107 % della norma 1991-2020. Gli ultimi anni ad aver fatto registrare precipitazioni più abbondanti della norma furono il 2019 e il 2014, con rispettivamente il 115 e il 135 % della norma. Nel 2022, invece, non era stato superato il 63 % della norma.

Nel 2024 a sud delle Alpi il mese più piovoso rispetto alla norma è stato marzo, in assoluto il mese di marzo più ricco di precipitazioni dall’inizio delle misure nel 1901. Mediata sul versante sudalpino, è caduto il 382 % della precipitazione normalmente attesa in questo mese, quindi quasi quattro volte la norma. Anche in febbraio le precipitazioni sono state abbondanti, con il 236 % della media pluriennale. Altri mesi più piovosi della norma sono stati maggio, giugno, settembre e ottobre. Al contrario, nei mesi di agosto, novembre e dicembre è caduta meno della metà della precipitazione media.

La regione più piovosa rispetto alla norma è risultata il Ticino meridionale, seguita dalle vallate meridionali grigionesi. Il totale della pioggia annuale ha raggiunto il 148 % della norma a Stabio, il 139 % a Coldrerio, il 119 % a Sigirino, il 117 % a Poschiavo, il 116 % a Grono, il 114 % a Lugano e il 113 % a San Bernardino. Altrove non è invece stato superato il 110 % della media pluriennale. Le uniche stazioni sudalpine che non hanno superato la norma 1991-2020 sono quelle di Piotta e Biasca (99 %) e Faido (97 %).

A sud delle Alpi la stazione che ha registrato più precipitazioni è stata Robiei in Alta Valle Maggia, dove sono caduti 2650 mm; seguono le stazioni del Sottoceneri di Sigirino (2527 mm), del Monte Generoso (2337 mm), di Stabio (2313 mm) e di Coldrerio (2193 mm). Per Stabio si è trattato del quarto anno più ricco di precipitazioni dall’inizio delle misure nel 1982, per Coldrerio dell’ottavo (inizio misure nel 1918). In queste due località il 7 luglio sono stati misurati rispettivamente 168 e 185,7 mm di pioggia, che corrispondono al quarto e al terzo valore giornaliero più elevato mai registrato

Le stazioni che hanno misurato meno pioggia sono invece quelle grigionesi di Brusio (1036 mm), Poschiavo (1268 mm) e del Passo del Bernina (1284 mm).

Soleggiamento di poco inferiore alla media

Così come sull’insieme del Paese, anche a sud delle Alpi il numero totale di ore di sole del 2024 è stato compreso fra l’89 e il 95 % della norma 1991-2020.

Un anno in linea con le attese

Nel contesto del forte cambiamento climatico in atto, non sorprende che anche il 2024 sia risultato nel complesso molto caldo, soprattutto per la presenza di lunghi periodi più caldi della norma indipendentemente dall’occorrenza di nuovi primati di temperatura. Anche il regime delle precipitazioni è risultato in linea con le proiezioni dei modelli climatici, con periodo piuttosto asciutti alternati a precipitazioni intense con fenomeni talvolta estremi.

Favonio frequente

Nella regione alpina i mesi di aprile, settembre e dicembre 2024 sono stati caratterizzati da frequenti episodi di favonio. Il numero totale di ore di favonio registrato in questi tre mesi, in particolare in settembre, è stato ben superiore alla media pluriennale.

(La seconda parte di questo articolo sarà pubblicata domenica 19 gennaio 2025)