Previsione della nebbia
La previsione di nebbia e nebbia alta include, tra le altre cose, la distribuzione spaziale e le sue variazioni nel tempo. Per una località specifica, ciò significa: la nebbia si dissolverà e, se sì, quando? Un altro aspetto importante della previsione della nebbia alta è la previsione del suo limite superiore. Un’informazione essenziale che può influenzare il carattere di una giornata per molte persone: alcuni metri più giù e il la tua casa, il tuo villaggio sono immersi in uno strato freddo e grigio; alcuni metri più su e sei baciato dal Sole e ti godi la vista sul mare di nebbia.
Cosa influenza il limite superiore della nebbia?
Prevedere la formazione, l’estensione e la durata della presenza della nebbia o della nebbia alta è un esercizio che sfida tutt’oggi i meteorologi, nonostante i progressi degli ultimi anni avvenuti nel campo degli strumenti di misura e dei metodi di previsione. A chi siede in sala previsioni si chiede di dare una risposta il più precisa possibile alle seguenti domande, apparentemente banali, ma in realtà alquanto spinose:
- In quali regioni si formerà domani la nebbia?
- Si tratta di uno strato vicino al suolo, dunque di nebbia, oppure di uno strato di nebbia alta?
- Quale sarà il limite superiore della nebbia?
- Quando si formerà?
- Quando si dissolverà (se si dissolverà)?
- Sarà una dissoluzione totale o parziale?
Una previsione precisa del limite superiore della nebbia richiede l’analisi di tutta una serie di elementi come il valore della pressione al suolo e la sua tendenza (in calo, stazionaria o al rialzo), le caratteristiche delle masse d’aria presenti sopra e sotto l’inversione (tasso di umidità, temperatura, …), la velocità e la direzione del vento sopra e sotto l’inversione, la differenza di temperatura fra sotto e sopra l’inversione, eccetera.
Con riferimento all’Altopiano svizzero si può, semplificando, ragionare considerando la posizione del centro dell’alta pressione e la direzione principale dei venti a nord delle Alpi fra il suolo e circa 2500 – 3000 metri di quota. Quando il centro dell’alta pressione si trova direttamente sopra le Alpi, oppure se vi sono condizioni di pressione livellata, la quota del il limite superiore della nebbia oscilla fra gli 800 e i 900 metri. Se invece sopraggiungono correnti sud-occidentali (situazione che spesso è associata con una diminuzione della pressione e l’imminente passaggio di un fronte), la quota del limite superiore della nebbia scende a un’altezza compresa di solito fra i 500 e i 700 metri.
La situazione è completamente diversa quando sull’Altopiano sopraggiunge la bise, tipico (per questa regione) vento che soffia da est. In questo caso più forte sarà la velocità della bise, più alta sarà la quota del limite superiore della nebbia alta. Si parla di nebbia alta e non di nebbia, perché in presenza di bise solitamente la base dello strato nebbioso è alquanto alta. Quando nel bollettino meteo si parla di una tendenza alla bise oppure di bise debole, di solito il limite superiore della nebbia raggiunge i 900 - 1200 metri di quota. Con bise moderata invece per vedere il Sole bisogna “arrampicarsi” già sopra i 1500 metri o più. In queste situazioni la nebbia alta può entrare anche nelle vallate prealpine o alpine e spingersi quindi ad esempio anche verso il Cantone Grigioni e il Cantone Vallese
Persistenza
Poiché la nebbia o l'alta nebbia si verificano spesso in condizioni di alta pressione stabile, la persistenza è un metodo di previsione utile. La persistenza significa semplicemente che la linea di nebbia superiore domani sarà la stessa di oggi. Questa buona stima iniziale può essere ulteriormente raffinata tenendo conto di piccole differenze nella situazione meteorologica generale, ad esempio i cambiamenti nelle correnti prevalenti. Il vantaggio del metodo della persistenza è che una previsione è possibile anche se il modello numerico di previsione meteorologica non ha una buona presa sulla situazione attuale.