In occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP-29 tutt’ora in corso a Baku nell’Azerbaigian, MeteoSvizzera, GeoSphere Austria e il Servizio meteorologico tedesco stanno trattando alcuni temi centrali sul clima del passato e del futuro in Svizzera, Austria e Germania:
Dall'epoca preindustriale (ovvero il periodo 1881-1910), la temperatura media annua in Austria è aumentata di 2,9 gradi, in Svizzera di 2,8 gradi. In Germania negli ultimi dieci anni la temperatura si è attestata 2,3 oltre la media del periodo 1881-1990.
Dal 2000, in Austria, in Germania e in Svizzera, quasi ogni anno è stato tra i più caldi dall’inizio delle misurazioni. Anche il 2024 non fa eccezione, confermando la tendenza verso un clima sempre più caldo, attestandosi in tutti e tre i Paesi di nuovo tra gli anni più caldi dall’inizio delle misurazioni.

Il riscaldamento degli ultimi decenni sta già mostrando un impatto significativo in diversi ambiti della vita di tutti giorni.
Ecco alcuni esempi:

È molto probabile che queste tendenze continuino nei prossimi decenni. Resta da vedere quanto saranno gravi i cambiamenti. In caso di misure di vasta portata per ridurre le concentrazioni di gas serra, come previsto dall'accordo di Parigi sul clima del 2015, un ulteriore riscaldamento potrebbe essere mitigato in modo significativo, e con esso anche gli ulteriori effetti saranno significativamente più piccoli. Ogni decimo di grado di riscaldamento evitato conta per ridurre al minimo le conseguenze negative.
Gli effetti del riscaldamento globale, che sono già stati misurati e osservati, sono stati previsti in linea di principio dai modelli climatici alcuni decenni fa.
Il riscaldamento attualmente osservato si colloca addirittura nella parte superiore dei calcoli dei modelli climatici, soprattutto in Austria, ma anche in Germania e Svizzera (vedi figure). Secondo le conoscenze attuali, sono le misure di controllo dell'inquinamento atmosferico necessarie dagli anni '80 (meno aerosol di origine antropica) e una diminuzione della copertura nuvolosa a partire dagli anni 2000 che hanno ulteriormente intensificato il riscaldamento in Europa. Questi processi non sono ancora stati sufficientemente presi in considerazione in alcuni modelli climatici.
Indipendentemente da ciò, dalle simulazioni del modello si possono ricavare due possibili sviluppi per i prossimi decenni:
Ad esempio, in Austria, il valore attualmente ancora estremo di 40 giorni tropicali (cioè con temperatura massima uguale o superiore ai 30 °C) all'anno a basse altitudini sarebbe la norma entro il 2100. I record sarebbero quindi compresi tra 60 e 100 giorni tropicali all'anno, cosa attualmente ancora del tutto inimmaginabile.
In Germania, alla fine del 21° secolo, ipotizzando che le emissioni di gas serra continuino a essere incontrollate, il numero di giorni tropicali in Germania aumenterebbe in media fino a 28 giorni e in gran parte della Germania ci si può aspettare più di 40 giorni tropicali all'anno.
Presso il sito di misurazione di Zurigo, si prevede che entro la fine del secolo il numero medio di giorni tropicali senza protezione del clima aumenterà dagli attuali 8-9 fino a 27-57 giorni all'anno.
Al fine di limitare gli effetti negativi del riscaldamento globale, le emissioni di gas serra di origine antropica devono essere ridotte in misura tale che la concentrazione di gas serra nell'atmosfera non aumenti ulteriormente. Tutti i paesi devono contribuire a questo scopo, compresi la Germania, l'Austria e la Svizzera.