A sud delle Alpi gli effetti di questa situazione erano invece diversi e, almeno a grandi linee, più facili da prevedere. L’anticiclone sull’Europa orientale ha indotto deboli correnti dai quadranti orientali negli strati vicino al suolo, spingendo aria umida in direzione del versante sudalpino. Ne è derivato un debole effetto di sbarramento, che ha formato uno strato nuvoloso esteso al di sotto dei 4000 m circa. Da alcuni giorni siamo in presenza di una massa d’aria particolarmente mite per la stagione e moderatamente instabile: si sono così potute sviluppare nubi cumuliformi. Anche se queste non riuscivano a spingersi oltre i 5000 m di quota, sono state sufficienti a produrre precipitazioni sotto forma di rovescio.
Domani, venerdì, la goccia fredda sarà lontana, sopra la Danimarca. Il tempo a sud delle Alpi cambierà ben poco, con nuvolosità sempre estesa e alcune piogge sparse, con periodi asciutti anche prolungati specialmente nel pomeriggio. Al nord, invece, tornerà a dominare l’anticiclone, con le tipiche nebbie di stagione sotto 800-1000 m e tempo soleggiato al di sopra.
Che cosa succederà nel fine-settimana?
La vedete, nella figura 4, quella bella fascia nuvolosa sulle coste atlantiche dell’Europa? Si tratta di una perturbazione che nel fine-settimana andrà a formare una depressione sul Mediterraneo occidentale (un’altra goccia fredda), aumentando l’afflusso di umidità verso il pendio sudalpino. Le piogge si faranno più consistenti, anche se sembrerebbero toccare soprattutto il Piemonte.
I dettagli sono al momento ancora incerti, a causa della traiettoria non ancora chiara che assumerà la depressione. Anche il miglioramento, che nei giorni scorsi vi avevamo promesso per domenica, sembra ritardato di almeno 24 ore.