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Una depressione sopra un anticiclone
MeteoSvizzera-Blog | 24 ottobre 2024
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Oggi una situazione meteorologica sinottica che abbiamo visto rarissimamente ha determinato il tempo sulla regione alpina. Al suolo la Svizzera si trova al margine di un vasto anticiclone centrato sull’Europa orientale, mentre in quota era presente una “goccia fredda”, ossia l’equivalente di una depressione. Questo ha creato qualche grattacapo ai previsori.

Dalla vetta del Rigi verso ovest, ore 14: si notano gli strati nuvolosi bassi, in parte già dissolti, ma anche la nuvolosità al di sopra. In lontananza si possono anche riconoscere nubi cumuliformi (https://rigi.roundshot.com)
Dalla vetta del Rigi verso ovest, ore 14: si notano gli strati nuvolosi bassi, in parte già dissolti, ma anche la nuvolosità al di sopra. In lontananza si possono anche riconoscere nubi cumuliformi (https://rigi.roundshot.com)
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Fig. 1: cartina al suolo di oggi alle 14: l’anticiclone era centrato fra la Polonia e l’Ucraina. I fronti erano ben lontani dall’Europa centrale
Fig. 1: cartina al suolo di oggi alle 14: l’anticiclone era centrato fra la Polonia e l’Ucraina. I fronti erano ben lontani dall’Europa centrale (MeteoSvizzera)
Fig. 2: alla stessa ora, la situazione in quota (superficie 500 hPa, circa 5750 m) si presentava così. Le linee nere indicano il geopotenziale in decametri, in colore la temperatura. È ben riconoscibile la “goccia fredda” che sfiorava la Svizzera settentrionale
Fig. 2: alla stessa ora, la situazione in quota (superficie 500 hPa, circa 5750 m) si presentava così. Le linee nere indicano il geopotenziale in decametri, in colore la temperatura. È ben riconoscibile la “goccia fredda” che sfiorava la Svizzera settentrionale (ECMWF / MeteoSvizzera)
Fig. 3: la goccia fredda, a forma di spirale, spicca particolarmente sull’immagine satellitare nel canale sensibile al vapore acqueo
Fig. 3: la goccia fredda, a forma di spirale, spicca particolarmente sull’immagine satellitare nel canale sensibile al vapore acqueo (Meteosat / MeteoSvizzera)

Il tipo di tempo determinato da questa situazione è stato particolarmente difficile da decifrare soprattutto a nord delle Alpi: sulle pianure l’effetto dell’anticiclone ha determinato la formazione di uno strato di nebbia alta al di sotto dei 1500 m circa, nebbia che si è poi in gran parte dissolta; lungo i rilievi si è per contro manifestata l’instabilità legata alla goccia fredda. Si sono così verificati alcuni rovesci, lungo il Giura (più vicino al centro depressionario in quota) persino un temporale fuori stagione.

Fig. 4: immagine satellitare in una combinazione di diversi canali, che evidenzia la nuvolosità. È anche rappresentata l’attività elettrica (fulmini): è riconoscibile il temporale sul Giura
Fig. 4: immagine satellitare in una combinazione di diversi canali, che evidenzia la nuvolosità. È anche rappresentata l’attività elettrica (fulmini): è riconoscibile il temporale sul Giura (Meteosat / Météorage / MeteoSvizzera)

A sud delle Alpi gli effetti di questa situazione erano invece diversi e, almeno a grandi linee, più facili da prevedere. L’anticiclone sull’Europa orientale ha indotto deboli correnti dai quadranti orientali negli strati vicino al suolo, spingendo aria umida in direzione del versante sudalpino. Ne è derivato un debole effetto di sbarramento, che ha formato uno strato nuvoloso esteso al di sotto dei 4000 m circa. Da alcuni giorni siamo in presenza di una massa d’aria particolarmente mite per la stagione e moderatamente instabile: si sono così potute sviluppare nubi cumuliformi. Anche se queste non riuscivano a spingersi oltre i 5000 m di quota, sono state sufficienti a produrre precipitazioni sotto forma di rovescio.

Domani, venerdì, la goccia fredda sarà lontana, sopra la Danimarca. Il tempo a sud delle Alpi cambierà ben poco, con nuvolosità sempre estesa e alcune piogge sparse, con periodi asciutti anche prolungati specialmente nel pomeriggio. Al nord, invece, tornerà a dominare l’anticiclone, con le tipiche nebbie di stagione sotto 800-1000 m e tempo soleggiato al di sopra.

Che cosa succederà nel fine-settimana?

La vedete, nella figura 4, quella bella fascia nuvolosa sulle coste atlantiche dell’Europa? Si tratta di una perturbazione che nel fine-settimana andrà a formare una depressione sul Mediterraneo occidentale (un’altra goccia fredda), aumentando l’afflusso di umidità verso il pendio sudalpino. Le piogge si faranno più consistenti, anche se sembrerebbero toccare soprattutto il Piemonte.

I dettagli sono al momento ancora incerti, a causa della traiettoria non ancora chiara che assumerà la depressione. Anche il miglioramento, che nei giorni scorsi vi avevamo promesso per domenica, sembra ritardato di almeno 24 ore.