Nella notte fra il 10 e l'11 ottobre 2024 li nostro pianeta è stato investito da un intenso flusso di particelle cariche proveniente dal Sole, a seguito di un espulsione di massa coronale (spesso indicate con l'acronimo inglese "CME" - Coronal Mass Ejection). Interagendo con il campo magnetico terrestre, questo ha dato origine ad una tempesta geomagnetica di classe G4 (molto forte).
Secondo gli esperti dello Space Weather Prediction Center della NOAA, tempeste di questo tipo possono causare disturbi alle linee elettriche, ai satelliti artificiali e alle trasmissioni radio. In queste condizioni sono inoltre possibili aurore fino a latitudini attorno ai 45°. Si veda la descrizione qui (in inglese).
E in effetti, anche i nostri cieli (latitudine circa 46°) hanno dato spettacolo. A sud delle Alpi la notte era pressoché serena, permettendo di vedere il fenomeno a chiunque avesse la visuale verso nord sufficientemente libera. Le luci artificiali disturbano questo tipo di osservazioni, come del resto tutte le osservazioni astronomiche; la limpidezza dell'aria dovuta al favonio di giovedì ha però giocato a favore: alcune immagini dimostrano che era possibile vedere l'aurora anche da zone urbane, in parte anche grazie all'ottima sensibilità delle moderne fotocamere, persino quelle dei nostri telefoni cellulari, senza scomodare costosissime fotocamere professionali.
Qui sotto trovate alcune delle molte immagini inviate dagli utenti della nostra App.