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Malgrado un buon innevamento continua la fusione dei ghiacciai
MeteoSvizzera-Blog | 03 ottobre 2024
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Nonostante le ottime condizioni di innevamento in primavera, i ghiacciai svizzeri hanno registrato una diminuzione del volume del 2,4% nell'anno idrologico tra ottobre 2023 e settembre 2024, secondo la rete svizzera di monitoraggio dei ghiacciai GLAMOS. Nell'agosto 2024 è stato inoltre stabilito un record di fusione.

Giacciaio del Rodano. Foto: Jean-Paul Wettstein, pexels.com
Giacciaio del Rodano. Foto: Jean-Paul Wettstein, pexels.com
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In occasione della pubblicazione del rapporto annuale della rete svizzera di monitoraggio dei ghiacciai GLAMOS, diamo uno sguardo al bilancio di massa dei ghiacciai svizzeri. GLAMOS porta avanti un programma continuo di monitoraggio dei ghiacciai svizzeri, con alcune serie di misurazioni che risalgono a oltre 100 anni fa. Nel 2024 sono stati misurati 20 ghiacciai.

Inverno 2023/2024 ricco di neve

Nell'inverno 2023/2024, le Alpi hanno beneficiato di una quantità di neve ad alta quota superiore alla media rispetto agli ultimi anni. Come mostrano i grafici sottostanti, all'inizio dell'inverno la copertura nevosa alle medie altitudini era superiore alla media. Tuttavia, in seguito a forti eventi di fusione, le condizioni della neve sono scese a livelli medi o inferiori alla media nel corso della stagione.

Altezza media della neve in centimetri tra 800 e 1500 m (sinistra) e tra 2200 e 3000 m (destra). Nero: inverno 2023/2024, blu: media del periodo 1962-1990, rosso: media del periodo 1990-2020. Linee tratteggiate: minimo 5 % e massimo 95 % per i due periodi climatologici. L'asse delle ascisse rappresenta il numero di giorni dal 1° settembre. I dati si riferiscono alla Svizzera e sono lisciati con una media mobile di due settimane.
Altezza media della neve in centimetri tra 800 e 1500 m (sinistra) e tra 2200 e 3000 m (destra). Nero: inverno 2023/2024, blu: media del periodo 1962-1990, rosso: media del periodo 1990-2020. Linee tratteggiate: minimo 5 % e massimo 95 % per i due periodi climatologici. L'asse delle ascisse rappresenta il numero di giorni dal 1° settembre. I dati si riferiscono alla Svizzera e sono lisciati con una media mobile di due settimane. (MeteoSvizzera/SLF)

Alle quote più elevate, la grande quantità di precipitazioni, in particolare a marzo, ha garantito un manto nevoso più spesso della media, anche rispetto alla media 1960-1990. Le grandi quantità di neve hanno anche contribuito ai tragici eventi estivi, quando masse d'acqua aggiuntive sono state rilasciate dall' elevata fusione della neve durante i forti eventi di precipitazione.

Per i ghiacciai, questo abbondante manto nevoso è risultato piuttosto positivo. La neve fornisce ai ghiacciai uno strato isolante. La neve riflette maggiormente la radiazione solare rispetto al ghiaccio del ghiacciaio (la neve ha un'albedo più alta del ghiaccio). Se il ghiacciaio perde lo strato protettivo di neve, è molto più esposto al riscaldamento causato dalla radiazione solare.

Polvere sahariana nell'agosto 2024 sul ghiacciaio del Gries, nell'Alto Vallese.
Polvere sahariana nell'agosto 2024 sul ghiacciaio del Gries, nell'Alto Vallese. (M. Huss, GLAMOS)

Non è stato sufficiente per proteggere i ghiacciai

La situazione all'inizio dell'estate faceva sperare che i ghiacciai si sarebbero stabilizzati dopo gli ultimi due anni, 2022 e 2023, in cui i ghiacciai hanno perso complessivamente il 10% della loro massa. Purtroppo, tre fattori si sono sommati e hanno contribuito a una forte fusione nei mesi di luglio e agosto, nonostante la buona situazione iniziale:

Bilancio di massa giornaliero cumulativo (indicato come metri di acqua equivalente) nell'anno idrologico 2023/2024 (rosso) rispetto alla media degli anni dal 2010 al 2020 (blu). La barra superiore mostra le fasi con bilancio di massa medio (verde) o superiore alla media. Il valore medio si basa sui dati dei più importanti ghiacciai analizzati.
Bilancio di massa giornaliero cumulativo (indicato come metri di acqua equivalente) nell'anno idrologico 2023/2024 (rosso) rispetto alla media degli anni dal 2010 al 2020 (blu). La barra superiore mostra le fasi con bilancio di massa medio (verde) o superiore alla media. Il valore medio si basa sui dati dei più importanti ghiacciai analizzati. ( GLAMOS)

Questi fattori hanno contribuito a ridurre del 2,4% il volume dei ghiacciai svizzeri nell'anno idrologico 2023/2024. Ciò corrisponde a una diminuzione media dello spessore del ghiaccio di circa 1 metro. I ghiacciai svizzeri hanno quindi perso un terzo della loro massa dal 2000.

Variazione del volume dei ghiacciai in Svizzera per anno rispetto al volume del ghiaccio dell'anno precedente. I colori rappresentano le perdite moderate (grigio scuro), gravi (rosso) ed estreme (viola). L'anno 2024 è evidenziato. L'area blu sullo sfondo mostra l'andamento del volume totale dei ghiacci nel tempo.
Variazione del volume dei ghiacciai in Svizzera per anno rispetto al volume del ghiaccio dell'anno precedente. I colori rappresentano le perdite moderate (grigio scuro), gravi (rosso) ed estreme (viola). L'anno 2024 è evidenziato. L'area blu sullo sfondo mostra l'andamento del volume totale dei ghiacci nel tempo. (GLAMOS)
Bilancio di massa stagionale, estrapolato a tutti i ghiacciai della Svizzera. Sono mostrati il bilancio di massa annuale (1 ottobre - 30 settembre, grigio scuro), il bilancio di massa invernale (1 ottobre - 30 aprile, azzurro) e il bilancio di massa estivo (1 maggio - 30 settembre, rosso chiaro). Le percentuali sotto le barre mostrano l'anomalia relativa del bilancio di massa estivo rispetto al periodo 2010-2020. I colori mostrano una fusione fortemente inferiore alla media (viola), una fusione media (grigio) e una fusione fortemente superiore alla media (rosso).
Bilancio di massa stagionale, estrapolato a tutti i ghiacciai della Svizzera. Sono mostrati il bilancio di massa annuale (1 ottobre - 30 settembre, grigio scuro), il bilancio di massa invernale (1 ottobre - 30 aprile, azzurro) e il bilancio di massa estivo (1 maggio - 30 settembre, rosso chiaro). Le percentuali sotto le barre mostrano l'anomalia relativa del bilancio di massa estivo rispetto al periodo 2010-2020. I colori mostrano una fusione fortemente inferiore alla media (viola), una fusione media (grigio) e una fusione fortemente superiore alla media (rosso). (GLAMOS)

Modifiche dei confini nazionali

Una delle conseguenze non necessariamente previste dalla fusione dei ghiacciai è, ad esempio, lo spostamento del confine nazionale, che è definito anche dalle linee di spartiacque o di cresta dei ghiacciai. Con il ritiro dei ghiacciai, la linea di cresta si è spostata e continua a spostarsi, e con essa il confine nazionale.

Fusione inarrestabile

Le prospettive per i ghiacciai alpini non sono buone. Anche se il cambiamento climatico viene fermato ora, numerosi studi dimostrano che la maggior parte dei ghiacciai alpini scomparirà a causa dell'inerzia nel loro comportamento.

Sviluppo modellato del volume totale di tutti i ghiacciai alpini per tre scenari di riscaldamento globale. Blu +1 °C, turchese +1,5 °C e rosso +2,0 °C di riscaldamento globale entro il 2100 rispetto al periodo 1850-1900. Per inciso, lo scenario +1,5 °C è già stato raggiunto o superato (+1,45 °C è stato registrato nel 2023).
Sviluppo modellato del volume totale di tutti i ghiacciai alpini per tre scenari di riscaldamento globale. Blu +1 °C, turchese +1,5 °C e rosso +2,0 °C di riscaldamento globale entro il 2100 rispetto al periodo 1850-1900. Per inciso, lo scenario +1,5 °C è già stato raggiunto o superato (+1,45 °C è stato registrato nel 2023). (Compagno et al., 2021, doi: 10.5194/tc-15-2593-2021)

Come riporta GLAMOS, è anche probabile che il picco assoluto di fusione dei ghiacciai sia già stato superato. Questo perché non sarà più possibile fondere tanta massa come negli anni record del 2022 e 2023 a causa del forte ritiro dei ghiacciai negli ultimi anni. A lungo termine, il contributo estivo della fusione dei ghiacciai si esaurirà, con un impatto sulla disponibilità di acqua.

A livello globale, si può affermare che la maggior parte dei ghiacciai può essere conservata se si limitano i cambiamenti climatici. Questo vale anche per una minoranza di ghiacciai alpini.

Ulteriori informazioni

GLAMOS – Monitoraggio Ghiacciai Svizzeri
GLAMOS Rapporto annuale sul bilancio di massa dei ghiacciai svizzeri 2023/2024 (inglese)
GLAMOS Rapporto accumuli nevosi 2023/2024 (inglese)
SLF Rapporto invernale 2023/2024