Come riportato nel bilancio di massa invernale, l’innevamento dell’inverno 2023/24 era stato abbondante e il ghiacciaio del Basodino aveva fatto registrare una crescita fra le più elevate mai misurate. In giugno la coltre nevosa era molto importante, per cui l’inizio della fusione è risultato tardiva. A inizio luglio non erano ancora visibili chiazze di ghiaccio, per cui si poteva prevedere un bilancio finale lievemente positivo o almeno equilibrato. Il caldo di fine luglio e soprattutto quello di agosto, però, hanno gradualmente fuso praticamente tutta la neve invernale. Tra i fattori che hanno contribuito a questa marcata fusione ritroviamo anche importanti deposizioni di polvere sahariana con le nevicate invernali e primaverili. La polvere, infatti, diminuisce l’effetto di riflessione dell’energia solare (albedo) favorendone la fusione. Determinante è comunque stato il gran caldo continuo d’agosto, con delle perdite giornaliere di oltre 5 cm di ghiaccio (equivalenti a buon mezzo metro di neve fresca polverosa invernale).
L’unica uscita della stagione estiva per la misura delle paline – che erano state conficcate circa 4 metri nel ghiaccio a inizio ottobre 2023 - è stata effettuata il 3 settembre. Le condizioni meteorologiche non erano ideali, così come nella maggior parte dei giorni di settembre. Pochi giorni dopo, il 9 settembre, è iniziato un calo delle temperature con l’apparizione della prima neve sul ghiacciaio. Verso il 15 si registrava un’altra nevicata di rilievo, localmente eccezionale a nord delle Alpi. Di conseguenza si può ritenere conclusa la stagione, con delle perdite aggiuntive di ghiaccio tra il 4 ed il 9 settembre di circa 5, al massimo 10 cm.
Il 3 settembre tutte le paline sporgevano dal ghiaccio, tranne quella posizionata nella zona sudest dove regolarmente gli accumuli soni i più importanti. Questa volta c’erano circa 20 cm di nevato residuo che, sull’insieme del ghiacciaio, ricopriva ancora circa il 10% della sua superficie. Il valore di bilancio mediato sull’insieme del ghiacciaio è stato di -56 cm d’equivalente in acqua.