Notti più lunghe, posizione bassa del sole, umidità
In autunno le giornate si accorciano e le notti si allungano quindi diminuisce il tempo in cui il sole può fornire la sua energia e aumenta quello in cui l'atosfera si raffredda a contatto con il terreno che perde energia in mancanza della fonte di calore, il sole appunto. Dopo l'inizio astronomico dell'autunno e quindi l'equinozio (quest'anno domenica 22 settembre), le notti sono più lunghe dei giorni. Inoltre i raggi raggiungono le zone dell'emisfero nord in modo meno perpendicolare rispetto a quanto avviene in estate, a causa della posizione più bassa del sole, e una minore radiazione solare raggiunge dunque la superficie terrestre alle nostre latitudini.
Nel complesso, il bilancio della radiazione sulla superficie terrestre è quindi negativo in autunno, con un leggero e progressivo raffreddamento della superficie da un giorno all'altro.
Più bassa è la temperatura dell'aria, meno vapore acqueo è in grado di assorbire. Quando l'aria è satura, si forma la condensa e la nebbia. Soprattutto in autunno, l'apporto di umidità è ancora elevato. La situazione cambia nel corso del semestre invernale, quando aumenta l'apporto di masse d'aria polari più secche. Di conseguenza, la frequenza della nebbia diminuisce durante l'inverno, sebbene il bilancio radiativo sia ancora negativo.
Ulteriori informazioni sul fenomeno della nebbia le potete trovare qui.