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Perché la temperatura reagisce in ritardo rispetto alla posizione del Sole?

MeteoSvizzera-Blog | 02 agosto 2024
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Attualmente ci troviamo nella fase più calda dell'estate. Tuttavia, è noto che il giorno più lungo dell'anno si verifica il 20 o 21 giugno. Questo è il momento in cui il Sole raggiunge la sua posizione più alta nel cielo dell'emisfero settentrionale e la durata del giorno raggiunge il suo massimo in Svizzera con quasi 16 ore. Ma quali sono le ragioni di questo ritardo?

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Quando fa più caldo in Svizzera?

Attualmente ci troviamo nella fase più calda dell'estate 2024, il che è in linea con la climatologia, poiché i giorni più caldi dell'anno in Svizzera si verificano solitamente tra la fine di luglio e l'inizio di agosto.

In una giornata di sole indisturbata dalle nubi in piena estate, la temperatura dell’aria in prossimità del suolo aumenta costantemente nel corso della giornata, raggiungendo il valore più alto solo nel tardo pomeriggio, tra le 16 e le 18 circa. Questo nonostante il Sole abbia già raggiunto il suo punto più alto alle 13 circa.

Ciò significa che si può osservare uno sfasamento temporale tra la temperatura e la posizione del Sole, sia nell'arco dell'anno sia nell'arco della giornata.

Perché la temperatura reagisce in ritardo rispetto alla posizione del Sole?

Per rispondere a questa domanda è importante ricordare come la temperatura dell’aria in un determinato luogo e in un determinato momento dipenda dagli scambi di energia che avvengono nelle immediate vicinanze di questo luogo. Poiché l'aria assorbe direttamente solo una parte della radiazione solare incidente, la temperatura che misuriamo in un determinato luogo a due metri di altezza viene influenzata in modo preponderante dagli scambi di energia con il suolo (che può provocare un raffreddamento o un riscaldamento a seconda dell’orario della giornata e della stagione) o ancora dall’arrivo di aria calda o fredda convogliata dai venti, ma non dal riscaldamento diretto da parte del Sole.

In una giornata estiva senza nubi, il Sole riscalda il suolo, che a sua volta riscalda gradualmente l'aria sopra di esso. La massima radiazione solare raggiunge il suolo quando il Sole è nel suo punto più alto in cielo. In questi giorni questo avviene intorno alle 13.30.

In seguito la radiazione solare incidente diminuisce nuovamente, ma il bilancio radiativo del terreno rimane per alcune ore ancora positivo. Ciò significa che la radiazione solare apporta al terreno più energia di quella rilasciata dal suolo, che continua così a riscaldarsi. Di conseguenza, anche la temperatura dell’aria in prossimità del terreno continua a salire fino al tardo pomeriggio, fino a quando il bilancio radiativo del terreno non raggiunge l'equilibrio. Verso il tramonto, il suolo rilascia sempre più energia di quanta energia riceve dal Sole, inizierà a raffreddarsi e anche la temperatura dell’aria inizia a scendere di nuovo.

In piena estate, quindi, la temperatura massima viene raggiunta solo circa quattro ore dopo il picco della radiazione solare.

Questo "ritardo" della temperatura rispetto alla posizione del Sole può essere osservato non solo durante il giorno, ma anche nel corso dell'anno. In Svizzera, come si può vedere nel grafico della temperatura media giornaliera durante l'anno, si osserva un ritardo di circa un mese tra il punto più alto del sole il 20 o 21 giugno e la fase più calda dell'anno a fine luglio/inizio agosto.

Il meccanismo di fondo (gli scambi energetici fra energia in “entrata” e in “uscita” dal terreno) che spiega questo sfasamento è sostanzialmente il medesimo che spiega lo sfasamento giornaliero. Nel caso dello sfasamento stagionale è però necessario considerare alcuni elementi in più. A seconda del luogo, questo ritardo stagionale della temperatura dipende dalla latitudine, dalla distribuzione delle superfici terrestri e acquatiche, dalle correnti oceaniche circostanti e dall'altitudine. Gli oceani, in particolare, reagiscono molto lentamente alle variazioni di temperatura. Per questo motivo, occorre attendere la tarda estate o addirittura l'autunno prima che l'Atlantico e il Mediterraneo raggiungano le temperature più elevate delle acque.

Oltre agli oceani, anche la terraferma dell'Europa centrale continua a riscaldarsi fino a circa la fine di luglio. Ciò significa che la massa d'aria nella regione alpina è solitamente più calda alla fine di luglio o all'inizio di agosto rispetto a metà giugno. Di conseguenza, le giornate più calde cadono solitamente in questo periodo.

Infine una considerazione sulle temperature minime della giornata o della stagione: per le stesse ragioni esposte sopra il momento più freddo della giornata è al mattino presto e non nel cuore della notte, mentre il periodo più freddo dell’anno non viene osservato in corrispondenza del solstizio invernale.