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Il punto di rugiada

MeteoSvizzera-Blog | 31 agosto 2024
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La seconda parte dell'estate 2024, in particolare durante i periodi canicolari, è stata caratterizzata da temperature del punto di rugiada particolarmente elevate. Con valori molto elevati s'intende 23 - 24 gradi, temperature che sicuramente non balzano all'occhio ai profani. In questo blog forniamo maggiori dettagli su questa grandezza meteorologica.

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Cos'è il punto di rugiada?

Il punto di rugiada è in realtà una temperatura, denominata anche temperatura di rugiada. Si tratta della temperatura alla quale l’aria deve raffreddarsi affinché il vapore acqueo presente inizi a condensare. Il punto di rugiada fornisce informazioni sull’umidità dell’aria. Quando la temperatura del punto di rugiada e quella dell'aria sono identiche, nella massa d'aria si rileva un'umidità relativa del 100%. Analizzando il punto di riugiada si possono dedurre molte informazioni sulla quota della formazione delle nubi, sulla formazione dei banchi di nebbia o sul deposito di rugiada o brina. La temperatura dell'aria è sempre superiore o uguale alla temperatura del punto di rugiada e non può essere inferiore ad essa. Infatti, una volta che la temperatura dell'aria si è abbassata a quella del punto di rugiada, essa tenderà a scendere molto più lentamente, di pari passo con la perdita di vapore vapore acqueo attraverso la condensazione e la formazione di goccioline.

Altre ragioni, per cui questa grandezza meteorologica risulta essere interessante

Oltre all'ovvia importanza della temperatura del punto di rugiada per la condensazione del vapore acqueo in goccioline d'acqua e al suo effetto sulla formazione delle nuvole e dei depositi di rugiada o di brina, ci sono altre ragioni per cui questa grandezza è molto importante in meteorologia.

  • Sensazioni sul corpo umano

    • Per una data temperatura dell'aria, più alta è la temperatura del punto di rugiada, più alta è l'umidità relativa. Maggiore è l'umidità relativa, minore è la capacità della massa d'aria di trattenere più vapore acqueo. Ciò avrà un impatto diretto sul comfort o sul disagio del corpo umano durante la stagione calda, poiché ridurrà la sua capacità di far evaporare il sudore dalla superficie della pelle e quindi di raffreddarsi (il processo di evaporazione richiede energia, quindi ha un effetto "rinfrescante" sulla pelle). Questo è esattamente il motivo per cui alcune masse d'aria estive sono più afose e pesanti da sopportare di altre e per cui una giornata con una temperatura dell'aria di 28°C e un punto di rugiada di 20°C sarà molto più disagevole di una giornata favonica con 32°C e un punto di rugiada di 10°C. Questa è anche l'idea alla base della nozione di “temperatura percepita” in estate, spesso espressa dagli indici di calore che tengono conto di questa umidità nel calcolo del disagio. Anche le allerte sulle ondate di caldo emesse da MeteoSvizzera lo fanno indirettamente, concentrandosi sulle temperature medie giornaliere, che dipendono in parte dalle temperature minime, a loro volta influenzate dal contenuto di umidità della massa d'aria.
  • Conseguenze sull'instabilità della massa d'aria in estate

    • Nel caso di una rapida diminuzione della temperatura con l'altitudine, per un dato valore di temperatura vicino al suolo, più alta è la temperatura del punto di rugiada, più instabile è la massa d'aria. Infatti, con una temperatura di rugiada elevata in una massa d'aria instabile, la base delle nubi (saturazione) inizierà a un'altitudine inferiore rispetto a quella con un punto di rugiada più basso. Poiché una massa d'aria satura si raffredda più lentamente mentre sale rispetto a una massa d'aria insatura (a causa del rilascio di calore latente da parte della condensazione nella massa d'aria satura), l'ipotetico pacchetto d'aria che sale rimarrà più caldo dell'aria ambiente che trova attorno più a lungo e continuerà quindi a salire (rimarrà instabile). Questo spiega perché a volte può fare molto caldo senza che s'inneschino temporali. In questi casi, la massa d'aria è poco favorevole: da una parte la subsidenza dell'aria in una zona di alta pressione riscalda l'aria in quota creado isotermie e inversioni termiche. Dall'altra perché le temperature del punto di rugiada sono troppo basse a livello del suolo producendo termiche verso l'alto che si raffreddano troppo rapidamente mentre salgono perché insature.
  • Il vapore acqueo e il suo effetto sulle temperature minime e massime

    • Il vapore acqueo ha un impatto particolare sulle temperature minime. Lo dimostra il fatto che, a parità di condizioni di vento, una notte umida e/o nuvolosa sarà sempre meno fredda di una serena. Questo perché il vapore acqueo e le gocce d'acqua presenti nell'atmosfera assorbono l'energia infrarossa in uscita emessa dalla Terra e ne riemettono una parte verso il suolo, limitando così il raffreddamento notturno. Quindi, maggiore è il contenuto di umidità nella massa d'aria (punti di rugiada elevati), meno efficace sar^a il raffreddamento radiativo e l'abbassamento delle temperature. Questo spiega probabilmente perché quest'estate abbiamo avuto notti particolarmente calde (con alcuni record battuti, soprattutto in montagna), mentre le temperature massime giornaliere nelle regioni di pianura della Svizzera hanno superato solo a livello puntuale i 34 gradi. A seguito delle abbondanti precipitazioni registrate durante la primavera e fino a metà luglio, l'evapotraspirazione dalla vegetazione e l'evaporazione dal suolo hanno favorito punti di rugiada particolarmente elevati nelle masse d'aria, contribuendo a limitare il raffreddamento notturno. Per quanto riguarda le temperature massime, con un suolo più umido, parte dell'energia del riscaldamento solare diurno viene "consumata" dai processi di evaporazione dell'acqua. Ciò significa che l'evapotraspirazione dalla vegetazione e l'evaporazione dal suolo sono maggiori e che il processo di raffreddamento dell'evaporazione finisce per "moderare" le temperature massime giornaliere.
  • Effetti sull'agricoltura

    • Temperature del punto di rugiada più elevate spesso significano che alla fine della notte, in condizioni di cielo sereno e senza vento, c'è una maggiore probabilità di nebbia o rugiada, specie nelle stagioni di transizione (primavera e autunno o in inverno). Infatti, con notti progressivamente più lunghe, la massa d'aria ha più tempo per raffreddarsi e per far scendere la temperatura al punto di rugiada. Questa saturazione dell'aria porta umidità vitale alla vegetazione, spesso importante alla fine dell'estate e all'inizio dell'autunno, quando è ancora necessaria. Al momento, per esempio, le condizioni sono piuttosto secche causa precipitazioni deboli e assenti. La rugiada aiuta però la crescita dell'erba tardo estiva e autunnale, utile come foraggio per gli animali che scendono dagli alpi.
      I punti di rugiada elevati in estate fanno sì che, a parità di condizioni, aumenti la probabilità di temporali diurni a fine giornata, che possono portare piogge benefiche per la vegetazione e l'agricoltura, a condizione che il temporale non sia troppo violento e che le precipitazioni non siano troppo abbondanti.