Nel corso di sabato un fronte freddo si avvicinerà alla regione alpina da nordovest, facendo affluire anche sul versante sudalpino aria gradualmente più umida e instabile. Domenica il passaggio del fronte favorirà il cambiamento della massa d'aria presente da molti giorni a sud delle Alpi.
Oggi venerdì le temperature minime erano comprese fra 17 e 21 °C, mentre le massime hanno raggiunto 31 - 33 °C. Le soglie canicolari sono state superate solo localmente. Sabato sul Ticino centro-meridionale il tempo sarà ancora abbastanza soleggiato, mentre lungo le Alpi sarà presente maggior nuvolosità fin dal mattino. Le temperature minime saranno ancora piuttosto elevate, comprese fra 18 e 21 °C, mentre le massime raggiungeranno i 28-30 °C. Nel corso del pomeriggio sono tuttavia attesi alcuni rovesci e temporali a partire dalle Alpi. Le soglie canicolari potranno venir ancora raggiunte, ma solo a livello locale sulle regioni più meridionali.
Domenica, a causa dei rovesci e dei temporali della prima parte della giornata, è previsto un ulteriore calo delle temperature con massime che in tutte le regioni non supereranno i 25 °C circa. Le soglie di canicola non verranno più raggiunte.
L'allerta canicola di livello 3 valida per il Ticino centrale e il Sottoceneri è pertanto revocata venerdì sera.
Sul nostro sito web sono disponibili le tabelle dei valori normali per diversi parametri meteorologici .
Possiamo ad esempio vedere che il valore normale della temperatura massima per il mese di luglio a Lugano è di 27.3 °C, in agosto di 26.8 °C (per il trentennio standard 1991-2020). Il periodo più caldo dell’anno, però, è a cavallo di luglio e agosto: abbiamo chiesto ai nostri colleghi climatologi di ricalcolare la media fra metà luglio e metà agosto: il valore normale sale a 27.8 °C.
Capita spesso di sentire o leggere commenti del tipo “è estate, è normale che faccia caldo” o “ricordo distintamente che quando era bambino le temperature erano ben più alte” e via dicendo. C’è un fondo di verità? Vediamo!

L’istogramma qui sopra mostra la frequenza delle temperature massime, raggruppate in intervalli di 2 °C. Le linee rosse indicano i quantili empirici 2.5%, 16%, 50% (mediana), 84% e 97.5% (in una distribuzione normale, questi quantili corrispondono a -2 e -1 sigma, 0, +1 e +2 sigma rispetto al valore medio. Sigma è la deviazione standard). La distribuzione statistica è leggermente asimmetrica, con una “coda” più lunga verso le temperature più fresche (il che non sorprende troppo: temperature fresche seguono il passaggio di perturbazioni, più frequenti delle ondate di caldo).
Il quantile 84% è di 30.2 °C: tradotto in italiano, significa che nel 16% dei giorni fra metà luglio e metà agosto possiamo attenderci temperature più calde, in media 5 giorni l’anno. Quest’anno è successo 22 volte.
Il quantile 97.5% è di 32.7 °C: ci possiamo aspettare temperature oltre questo valore solo nel 2.5% dei giorni, in altre parole: in media meno di una volta l’anno. Quest’anno è successo tre volte.
Detto questo, segnaliamo che il record per Lugano (serie di dati dal 1864) è di 37.1 °C il 21 luglio 1983. Il famigerato 2003 è solo al 3° posto, con 35.9 °C misurati l’11 agosto.

La nostra memoria ritiene facilmente fatti straordinari o legati ad emozioni particolari - i bagni al fiume da bambino con gli amici in una caldissima estate, il diluvio il giorno del matrimonio (il blogger ne sa qualcosa) - e a dimenticare la noiosa quotidianità.