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Pirocumuli

MeteoSvizzera-Blog | 03 luglio 2024
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Le nubi cumuliformi, spesso menzionate nei nostri bollettini, sono causate dai moti convettivi (verticali) nell’atmosfera: l’aria viene riscaldata a contatto del suolo, a sua volta riscaldato dal Sole; essendo più leggera dell’aria circostante, essa si muove verso l’alto, espandendosi e raffreddandosi, fino a causare la condensazione del vapore acqueo contenuto.

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Le nubi temporalesche (cumulonembi) sono le più sviluppate in altezza e possono raggiungere nelle nostre regioni i 10-12 km di altezza, ai tropici anche 18 km.

Il riscaldamento solare è solo uno dei meccanismi in grado di generare una nube cumuliforme. Altre fonti di calore sufficientemente grandi, naturali o no, possono fare lo stesso. Le nubi generate da questi fenomeni sono note con il nome di “pirocumulo” (dal greco pyros = fuoco), o in latino “cumulus flammagenitus”, proprio perché hanno a che fare con il fuoco.

Vulcani

Un’eruzione vulcanica può produrre enormi quantità di calore. Secondo una stima dell’US Geological Survey, ad esempio, l’eruzione del Monte Saint Helens (USA, stato di Washington) nel 1980 ha rilasciato 24 megaton di energia termica, tanto quanto 1600 “Little boy”, la bomba atomica lanciata su Hiroshima. La nuvola che ne è scaturita, composta principalmente da vapore acqueo, cenere e altri detriti, ha superato i 24 km di altezza. Il record di altezza del pennacchio appartiene al vulcano Tonga: nell’eruzione del gennaio 2022 ha raggiunto i 57.5 km!

Esplosioni

I pirocumuli possono anche essere conseguenza di forti esplosioni. L’esempio classico è il fungo atomico, terribile e affascinante fenomeno causato dall’esplosione di un ordigno nucleare. In questo caso la fonte di calore è la palla di fuoco, che sale verso l’alto, provocando una circolazione convettiva a forma di ciambella e formando il “cappello” del fungo. Il “gambo” del fungo è il risultato dei forti venti che sollevano fumo e detriti. Quando la palla di fuoco si è sufficientemente raffreddata, il moto verticale rallenta e si ferma: la nube si allarga.

Incendi boschivi

Anche gli incendi boschivi sono in grado di produrre impressionanti pirocumuli, anche se in generale sono più piccoli di quelli di origine vulcanica. La combustione, oltre a produrre calore, libera anche grandi quantità di vapore acqueo, che vanno poi a formare la nube.