Turbolenza delle onde orografiche
Quando un forte vento soffia perpendicolarmente alla cresta di una montagna, inizia a ondulare nella zona sottovento al rilievo. Questo tipo di onde atmosferiche può salire molto in alto nella troposfera, fino a un'altezza di circa 10 km, o addirittura penetrare nella stratosfera. Questi movimenti verso l'alto e verso il basso sottovento, noti come onde orografiche, sono responsabili della turbolenza. Le onde orografiche aumentano di intensità quando un vento tempestoso, come una corrente a getto (jet stream), attraversa le Alpi.
Queste onde saranno ancora più sviluppate se il vento è perpendicolare alla catena montuosa su un grande spessore di atmosfera, con una forza media del vento di almeno 25 nodi nel caso di grandi catene montuose, ma solo di 15 nodi nel caso di una collina.
Idealmente, anche il vento dovrebbe aumentare con l'altitudine o almeno essere costante.
La presenza di uno strato d'aria stabile (isoterma o inversione) in prossimità o al di sopra del rilievo, dove l'aria è disturbata dalla montagna, permetterà all'aria inizialmente sollevata di essere spinta verso il basso, favorendo così la formazione di onde. È abbastanza comune trovare stabilità intorno ai 4-5 km (troposfera media).
Sulle Alpi, i venti da sud e da nord producono onde orografiche (situazioni di favonio). Non è raro vedere queste onde sul Giura.
Queste onde orografiche possono estendersi fino a 200 km oltre la cresta alpina, verso la Germania con vento da sud e l'Italia con vento da nord.