Con l'avanzare del fine settimana, la situazione meteorologica diventa gradualmente più dinamica. Infatti, la depressione d'alta quota, situata sabato sulla Penisola Iberica, si avvicinerà alle Alpi domenica e attraverserà le nostre regioni dal tardo pomeriggio. Questa tempistica è ideale, poiché il passaggio di questo minimo barico (o "onda corta" in gergo meteorologico) coincide con il momento in cui l'energia solare accumulata al suolo è al suo massimo.
La massa d'aria che transiterà domani sulle nostre regioni sarà anche leggermente più umida, con quantità di acqua precipitabile (che rappresenta il potenziale di precipitazione) dell'ordine di 40 mm o addirittura 50 mm a livello locale. Questi valori sono tutt'altro che insignificanti, poiché rappresentano ciò che la colonna d'aria può scaricare al suolo.
Non sorprende quindi che i modelli promettano una domenica bagnata, anche se molto localmente a causa della componente temporalesca che dominerà la seconda metà della giornata. I primi rovesci e le prime celle avranno probabilmente origine sulle Alpi per poi estendersi verso l'Altopiano, trasportati dalle correnti da sud-ovest. La mappa dei quantitativi cumulati previsti per domenica mostra la tendenza: picchi di oltre 60 mm possibili in tutte le regioni, ma più probabili nelle Alpi e fino alle pendici meridionali del Giura. Accumuli localmente importanti sono possibili anche sul versante sudalpino. Ovviamente, questa non è assolutamente la versione definitiva; è una soluzione tra un numero infinito di possibilità. Il denominatore comune di tutti gli scenari è un livello di attività inferiore lungo il margine settentrionale del Paese, ma è ancora possibile che le tempeste si riversino a nord.
Le condizioni sinottiche e le previsioni dei modelli ad alta risoluzione indicano un diffuso peggioramento nel pomeriggio di domenica 9 giugno, con temporali dinamici e precipitazioni potenzialmente intense. Per questo motivo è stato emesso una preallerta di livello 3 su 4 per l'intera Svizzera francese e gran parte della Svizzera tedesca per questo sabato. La strategia di queste preallerte consiste nell'aumentare il livello di vigilanza della popolazione e delle autorità, in attesa degli avvisi di temporali più a breve termine ("flash temporali").
Per il Sud delle Alpi e per i Grigioni non è stata emessa nessuna preallerta, in quanto queste regioni si trovano più lontani dal limite di massa d'aria; fenomeni intensi, pur se possibili soprattutto nella serata di domenica, dovrebbero essere meno estesi.
Con le precipitazioni potenzialmente intense, anche la situazione idrologica potrebbe diventare critica a nord delle Alpi. Nelle condizioni attuali, due fattori aggravanti sono già presenti prima dei temporali:
L'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) sorveglia lo stato dei fiumi e dei laghi, il cui livello potrebbe crescere rapidamente dopo le precipitazioni, soprattutto se intense.
La regione più critica dal punto di vista idrologico è quella della Svizzera nord-orientale, dove il Lago di Costanza è allertato con un livello 4, mentre il Reno fra il Lago Bodanico e la confluenza con il Thur è attualmente al livello 3.
Non destano per ora preoccupazione i fiumi e i laghi a sud delle Alpi, anche se non si possono escludere improvvise onde di piena nei torrenti in caso di temporali intensi.
Per maggiori informazioni si vedano le previsioni dell'UFAM e il bollettino sui pericoli naturali.
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