Una massa d'aria è un grande volume di aria, con un'estensione orizzontale nell'ordine delle migliaia di chilometri, caratterizzato da una temperatura o da una stratificazione di temperatura e umidità piuttosto uniforme. Affinché si formi un grande accumulo di aria con proprietà simili, la superficie terrestre deve avere proprietà simili su lunghe distanze. Questo è il caso, ad esempio, di una grande massa terrestre come la Russia. Grandi serbatoi di masse d'aria relativamente uniformi si formano anche su grandi aree desertiche come il Sahara o grandi aree ghiacciate come l'Artico. Masse d'aria con caratteristiche pressoché uniformi su grandi distanze si trovano in particolare sulle grandi distese marine.


Quando le masse d'aria si spostano dalle loro regioni di origine, subiscono progressive modifiche. Le masse d'aria fredda provenienti da nord sono sempre più o meno riscaldate durante il tragitto verso la Svizzera, cosicché l'aria in Svizzera non è mai così fredda come nella zona di origine. Al contrario, le masse d'aria calda vengono raffreddate nel loro percorso verso nord. La trasformazione può essere più o meno forte. Nelle sezioni seguenti si ipotizza che le masse d'aria mantengano in gran parte le loro caratteristiche durante il tragitto verso la Svizzera, nonostante i cambiamenti sopra citati.

Poiché i venti in Svizzera soffiano solitamente da ovest, quella marittima è la massa d'aria che si trova più spesso sulle nostre regioni. Di solito è caratterizzata da umida elevata. In inverno, l'Atlantico è relativamente caldo, motivo per cui la regione alpina è spesso soggetta a un clima mite con piogge fino a 1500-2000 metri di altitudine con venti occidentali. Al contrario, l'Atlantico è relativamente fresco in estate. Di conseguenza, con venti occidentali aria umida e fresca per il periodo estivo raggiunge l'Europa centrale. In Svizzera ci si può quindi aspettare un tempo variabile con rovesci.
![Temperatura [° C] e geopotenziale [gdam] a 700 hPa (circa 3000 m di altitudine) il 16 febbraio 2020, quando aria molto mite (freccia bianca) scorreva dall'Atlantico verso la Svizzera, con temperature ben al di sopra dello zero anche a 3000 metri.](/images/440/blog/2024/05/Luftmassen1/Luftmassen1/Atlantikluft_Winter.PNG/Atlantikluft_Winter.png)
![Deviazione della media giornaliera [° C] dalla norma a lungo termine il 16 febbraio 2020. Soprattutto nelle località esposte ai venti occidentali (Oberland bernese e Giura), le temperature erano di 10-15 gradi più alte della media a lungo termine.](/images/440/blog/2024/05/Luftmassen1/Luftmassen1/Tagesmittel_16022020_Abweichung.PNG/Tagesmittel_16022020_Abweichung.png)
Dopo i venti occidentali, i venti nord-occidentali e settentrionali sono i venti più frequenti in Svizzera. Di conseguenza, la Svizzera subisce spesso l'afflusso di masse d'aria provenienti dalle latitudini settentrionali. Queste portano temperature basse, indipendentemente dal periodo dell'anno. Quando l'aria arriva da nord-ovest, di solito ha un alto contenuto di umidità perché scorre sull'Atlantico. Per questo motivo è nota anche come aria polare marittima. I venti da nord, invece, sono solo moderatamente umidi o occasionalmente secchi; l'aria viene quindi definita aria polare continentale.
Aria artica è il termine usato quando la massa d'aria che affluisce da nord sulla Svizzera in inverno è così fredda che la temperatura nella libera atmosfera a 850 hPa (circa 1500 metri sul livello del mare) è inferiore a -10 gradi. Sebbene non debba essere necessariamento molto freddo in pianura - perché l'aria scorre spesso su aree marine - le temperature sono eccezionalmente fredde ad alta quota. Un esempio famoso è il 1° gennaio 1905 con una minima di -32,2 gradi sul Säntis. Aria fredda artica ha raggiunto la Svizzera da nord anche nel freddo gennaio del 1985.
![Temperatura [° C] e geopotenziale [gdam] a 700 hPa (circa 3000 m sul livello del mare) il 5 gennaio 1985 alle 12 UTC. A quell'ora, aria molto fredda di origine artica (freccia bianca), scorreva verso la Svizzera da nord.](/images/440/blog/2024/05/Luftmassen1/Luftmassen1/Arktikluft.PNG/Arktikluft.png)
![Andamento della temperatura giornaliera [°C] del 5 gennaio 1985. Mentre sulla Jungfraujoch sono state registrate temperature quasi da record, a Zurigo si era ancora lontani dai primati di freddo, che sono ben al di sotto dei -20 gradi. Questo è tipico dell'aria fredda artica proveniente da nord, che porta temperature estremamente basse soprattutto alle alte quote. In pianura, invece, le ondate di freddo provenienti dalla Russia sono le principali responsabili delle temperature molto basse.](/images/440/blog/2024/05/Luftmassen1/Luftmassen1/6Januar1985.PNG/6Januar1985.png)