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Quanti gradi ci sono? Chiedilo al grillo

MeteoSvizzera-Blog | 10 maggio 2024
14 Commenti

Avete mai notato che i grilli friniscono a velocità diverse da un giorno all’altro? Questa stranezza ha incuriosito anche il fisico e inventore statunitense Amos E. Dolbear (1837 - 1910), che ha trovato una relazione fra la frequenza del “cri-cri” e la temperatura, pubblicata in un breve articolo sulla rivista “The American Naturalist” nel 1897.

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Con la primavera ritorna anche il grillo campestre (Gryllus campestris) e il caratteristico “cri-cri” emesso dai maschi sfregando le ali, per marcare il territorio e attirare le femmine.

Il grillo fa parte della classe degli insetti ed è un animale a sangue freddo: la sua temperatura corporea dipende da quella dell’ambiente. In condizioni fredde, il grillo si muove più lentamente, mentre con temperature più alte diventa progressivamente più attivo. Questo ha un influsso anche sulla velocità di sfregamento delle ali: quando fa caldo, i singoli “cri-cri” sono più ravvicinati.

Un grillo solitario, soprattutto di giorno, frinisce in modo piuttosto casuale. Di notte, invece, i molti grilli che popolano un prato si sincronizzano: tutti “cantano” all’unisono, come se fossero guidati dalla bacchetta di un direttore d’orchestra. Oltre a sincronizzarsi fra di loro, i grilli friniscono con un ritmo molto regolare, che dipende dalla temperatura ambiente.

La legge di Dolbear

Munito di cronometro e termometro, dopo aver ascoltato i grilli per un certo periodo, Dolbear ha formulato una legge empirica per la stima della temperatura a partire dal numero di friniti al minuto. Essendo statunitense, la legge originale valeva per le temperature Tf in gradi Fahrenheit:

Tf = (N - 40)/4 + 50

dove N è il numero di friniti al minuto. Per semplificare, se contiamo il numero N’ di friniti in 15 secondi, abbiamo:

Tf = N’ + 40

Ad esempio, per 25 friniti i 15 secondi otteniamo una temperatura di 65 °F.

La formula per la temperatura Tc in gradi Celsius è invece:

Tc = (N - 40)/7 + 10

Semplificando, se contiamo in friniti N’’ in 8 secondi:

Tc = N’’ + 5

Ad esempio, se contiamo 20 friniti in 8 secondi otteniamo Tc = 25 °C.

Al di sotto di una certa temperatura (13 °C circa), i grilli non friniscono; la formuletta dovrebbe comunque funzionare per le normali temperature notturne estive.

Calibrazione

Dolbear ha formulato la sua legge osservando una particolare specie di grillo (si pensa si tratti della specie “Oecanthus fultoni”) e sulle condizioni climatiche della regione dove viveva. La legge non è necessariamente accurata per i grilli nostrani europei.

Se vogliamo migliorare il nostro “grillometro”, lo dobbiamo calibrare.

Ecco una proposta di ricerca (magari una buona idea per allontanare i vostri figli o nipoti dagli schermi per qualche ora): muniti di cronometro e termometro, ascoltate i “vostri” grilli sul “vostro” prato e prendete nota della frequenza dei friniti e della temperatura durante le serate estive. Per una stima più affidabile, le osservazioni andrebbero ripetute almeno una decina di volte con differenti temperature, ma in condizioni meteorologiche per il resto simili (niente pioggia, umidità del terreno simile ecc.).

Una volta raccolti i dati, riportateli su un grafico: sull’asse X il numero di friniti al minuto (o in 8 secondi), sull’asse Y la temperatura. Poi tracciate una linea retta che passi vicino al maggior numero di punti. Potete farlo ad occhio, oppure in modo più preciso usando un foglio di calcolo e la funzione “regressione lineare”.

Per saperne di più

Disclaimer

La temperatura stimata con questo metodo non ha ovviamente valore scientifico. MeteoSvizzera non dispone di dati sull’affidabilità del “grillometro”.