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Bilancio di massa invernale del ghiacciaio del Basodino
MeteoSvizzera-Blog | 28 maggio 2024
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Dopo due inverni estremamente avari di neve, durante la stagione invernale 2023/24 la neve è caduta copiosa sul Basodino, facendo registrare una crescita invernale del ghiacciaio fra le più elevate mai misurate. Tuttavia, il bilancio di massa annuale dipenderà fortemente dalle caratteristiche meteorologiche della stagione calda che sta iniziando.

Escursionista sul ghiacciacio del Basodino ricoperto da neve fresca in una bella giornata di sole il 25.04.2024
Buone condizioni meteo il 25.4.2024 sul ghiacciaio del Basodino, ma tanta neve fresca recente in superficie. Foto: L. Hösli
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Il ghiacciaio del Basodino, in fondo alla Valle Bavona, copre un’area di 1.8 chilometri quadrati e si estende da circa 2500 a 3200 metri di quota. Esso rientra nella rete di monitoraggio dei ghiacciai svizzeri (GLAMOS) ed è monitorato da tempo anche dal nostro ex-collega e glaciologo G. Kappenberger.

Il bilancio di massa invernale della stagione 2023/24 è stato eseguito il 25 aprile 2024. Concretamente, si tratta di misurare l’altezza della coltre nevosa in più punti sopra al ghiacciaio così come la densità della neve. La coltre nevosa è risultata molto spessa e anche estremamente dura, con degli strati a volte impenetrabili, dovuti ad eventuali nevicate bagnate o addirittura brevi momenti di pioggerella o comunque precipitazione liquida soprafusa.

L’analisi dei valori medi per tutta l’area del ghiacciaio presenta 543 cm di coltre nevosa con un equivalente in acqua di 2305 mm, uno dei più elevati misurati negli ultimi 32 anni.

Figura 1: Bilancio di massa del ghiacciaio del Basodino. Le colonne rappresentano i centimetri di equivalente in acqua, in blu i guadagni invernali, in rosso le perdite estive, in viola il bilancio annuale.
Figura 1: Bilancio di massa del ghiacciaio del Basodino. Le colonne rappresentano i centimetri di equivalente in acqua, in blu i guadagni invernali, in rosso le perdite estive, in viola il bilancio annuale.

Anche l’andamento della coltre nevosa durante la stagione invernale, rappresentata qui sotto in metri di acqua equivalente, mostra valori importanti, in particolare superiori alla media del decennio 2010-2020 a partire dalla fine di febbraio.

La differenza con gli scorsi inverni appare in modo molto marcato nel grafico seguente, anch’esso riferito all’equivalente in acqua della neve ma riferito alle diverse quote altimetriche.

Figura 3: Equivalente in acqua rispetto alla quota, confronto fra l’inverno 2023/24 (curva viola) e altri inverni passati.
Figura 3: Equivalente in acqua rispetto alla quota, confronto fra l’inverno 2023/24 (curva viola) e altri inverni passati.

Come ogni anno, il bilancio di massa annuale verrà effettuato alla fine della stagione calda, solitamente nel mese di settembre. Come mostra la figura 1, le perdite di massa estive dovute alla fusione del ghiaccio sono più o meno pronunciate ma sempre presenti, e dipendono essenzialmente dalle condizioni meteorologiche dell’estate. Vedremo quindi fra qualche mese l’effetto netto delle copiose nevicate invernali sulla massa del ghiacciaio.

Testo e figure di A. Bauder, M. Huss e G. Kappenberger.