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Aprile 2024 a sud delle Alpi

MeteoSvizzera-Blog | 04 maggio 2024
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Nella Svizzera italiana il mese di aprile 2024 si è mostrato molto mite nella prima parte, piuttosto freddo nella seconda. Come risultato, la temperatura media mensile è risultata vicina alla norma o di poco superiore ad essa. Le precipitazioni sono state inferiori alle medie pluriennali, mentre il soleggiamento non si è discostato molto da esse. In montagna la neve, presente in abbondanza all’inizio del mese, al di sotto di circa 2000 metri si è fusa rapidamente.

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Temperatura attorno alla norma

A sud delle Alpi la temperatura media del mese di aprile è risultata di 0,2 °C superiore alla norma 1991-2020.  Mentre alle basse quote le anomalie sono state comprese fra +0,1 e +0,5 °C, in montagna lo scarto dalla media è oscillato fra i +1,1 °C di Cimetta e i -0,4 °C di San Bernardino.

Prima metà del mese molto mite, seconda metà fredda

L’andamento delle temperature del mese di aprile è stato molto particolare: ad una prima metà del mese molto mite, che ha visto temperature quasi estive, è infatti seguito un periodo freddo, dal carattere più invernale che primaverile. Le anomalie di temperatura media giornaliera rispetto alla media hanno spesso superato i 5 °C sia durante il periodo caldo che durante quello freddo. In particolare, fra il 7 e l’8 aprile e fra il 12 e il 5 aprile sono stati registrati scarti positivi fino a 8 – 10 °C, mentre fra il 21 e il 26 aprile l’anomalia negativa ha raggiunto i 5 – 8 °C.

Nuovi primati di temperatura per il mese di aprile

Durante la prima metà del mese in alcune stazioni di montagna le temperature hanno raggiunto valori degni di nota per il mese di aprile. La temperatura media giornaliera ha raggiunto 14,8 °C a Cimetta (1661 m) il 14 aprile, terzo valore più elevato mai registrato in questo mese dall’inizio delle misure nel 1982, e 8,0 °C sul Passo del Bernina (2260 m) il 7 aprile, valore più elevato dal 1972. Sempre a Cimetta, la temperatura minima del giorno precedente pari a 12,1 °C è risultata da primato, così come i 4,5 °C misurati il giorno 14 sul Passo del Bernina sono stati la terza temperatura minima più elevata per il mese di aprile. Lo stesso giorno questa stazione di misura ha raggiunto 11,7 °C, secondo valore più elevato per quanto riguarda la temperatura massima giornaliera, mentre a San Bernardino (1639 m) sono stati toccati i 17,5 °C, terzo valore più elevato per il mese di aprile dall’inizio delle misure nel lontano 1864. Lo stesso giorno Cimetta ha toccato i 20,5 °C, terzo valore più alto per aprile, e Piotta (990 m) i 24,2 °C, secondo valore più elevato per aprile dall’inizio delle misure nel 1959.

Durante la fase fredda della seconda metà del mese, invece, nessuna stazione di misura ha registrato valori fra i dieci più freddi mai registrati in aprile dall’inizio delle misure, ad eccezione di Cimetta la cui temperatura minima del 22 aprile ha toccato i -2,6 °C, quarto valore più basso per questo mese dall’inizio delle misure nel 1982.

Precipitazioni piuttosto scarse

Su tutto il versante sudalpino la somma mensile delle precipitazioni è risultata inferiore alla media pluriennale. Le zone meno piovose rispetto alla norma sono state le vallate del Grigioni italiano. A Poschiavo, per esempio, è stata registrata solamente il 32 % della pioggia normalmente attesa in questo mese, a Grono il 43 %. Altrove è stata registrata dal 50 all’80 % della precipitazione media 1991-2020.

Mediata su tutto il versante sudalpino, la precipitazione di aprile è stata pari al 67 % della media 1991-2020. Si è trattato del quinto mese di aprile di fila con precipitazioni inferiori alla norma: bisogna infatti risalire al 2019 per ritrovare un mese di aprile ricco di precipitazioni.

Piogge intense e nevicate abbondanti in montagna all’inizio del mese

Gli eventi di pioggia principali sono stati quelli del primo aprile, dell’8-9 aprile e del 27-28 aprile. Le precipitazioni del primo aprile, in particolare, sono giunte al termine di una situazione di maltempo piuttosto marcata iniziata già il 30 marzo. In Vallemaggia, nel Locarnese e in Val Verzasca le precipitazioni sono state intense e abbondanti con accumuli che nell'arco di due giorni sono stati compresi tra 150 e 220 mm. Nelle restanti regioni del Sopraceneri e su parte del Luganese come pure in Val Bregaglia sono caduti tra 80 e 140 mm. Le precipitazioni hanno assunto a tratti carattere temporalesco e sono state accompagnate da forti raffiche di vento. In Ticino sono state registrate raffiche di scirocco fino a 70 - 90 km/h, localmente di 100 km/h sulle pianure del Sottoceneri (99 km/h misurati a Lugano). In montagna il vento ha soffiato con punte di 110-120 km/h (Cimetta e Passo del Bernina). Nel pomeriggio del primo aprile si sono sviluppati alcuni temporali con grandine di piccole dimensioni.

Il limite delle nevicate è oscillato nell’Alta Vallemaggia e in Leventina tra 1500 e 2000 m, altrove perlopiù tra 1700 e 2200 m. Al di sopra dei 1800-2000 m, nell’Alta Vallemaggia e in Leventina al di sopra di un manto nevoso già molto abbondante per il periodo si sono accumulati da 120 a 150 cm di neve fresca, localmente oltre 160 cm. Nelle regioni situate più a est, ovvero nella valle di Blenio, nell’Alto Moesano, in Val Bregaglia, in Valposchiavo e nell’Alta Engadina gli accumuli, sempre al di sopra dei 1800-2000 m, sono stati dell'ordine di 70-100 cm.

Veloce fusione del manto nevoso

In montagna al di sotto di circa 2000 metri le temperature miti della prima parte del mese hanno provocato una veloce fusione dell’abbondante manto nevoso presente. Nella seconda parte del mese la fusione è stata rallentata delle temperature più basse, ma questo soprattutto al di sopra dei 2000 metri circa, dove a tratti è caduta ancora un po’ di neve.

Soleggiamento nella norma

A sud delle Alpi in aprile il numero di ore di sole è stato vicino alla norma 1991-2020. In particolare, il soleggiamento ha raggiunto il 100-105 % della media nel Ticino centro-meridionale e nelle vallate grigionesi, mentre non ha superato l’87 % nell’Alta Valle Maggia.