Durante gli ultimi giorni buona parte dell'Europa è stata letteralmente investita da quella che la si può considerare come un'ondata di caldo intensa. Anche nella regione alpina i termometri hanno registrato valori più consoni per la tarda primavera o inizio estate piuttosto che l'inizio del mese di aprile.
Diciamolo subito: un'anomalia sulle temperature medie giornaliere superiore ai 4 gradi in piena estate ci farebbe boccheggiare e sarebbe vista negativamente dalla maggior parte delle persone. La percezione dell'attuale ondata di caldo (perché anche se non parliamo di temperature tropicali considerando l'ampiezza delle anomalie di temperatura misurate di una vera e propria ondata di caldo si tratta!) è decisamente più "mite": finalmente le prime attività all'aria aperta con vestiti estivi, numerosi alberi entrano in piena fioritura, c'è profumo di primavera e magari anche un primo coraggioso tuffo in qualche pozza. In fondo quest'anno di precipitazioni ne sono arrivate in abbondanza, chi preferisce un fine settimana da caminetto piuttosto a quello che abbiamo vissuto ieri e l'altro ieri?
Al di là di possibili percezioni soggettive e dettate da interessi differenti che ognuno di noi può avere, di fatto l'attuale ondata di caldo è molto intensa. Durante l'ultimo fine settimana, accompagnato da uno sbuffo di polveri sahariane, le deviazioni di temperatura media giornaliera rispetto alla norma 1991-2020 sono state molto importanti. Si passa dai 4-5 gradi alle basse quote del Sud delle Alpi, ai 6-9 gradi alle basse quote del nord delle Alpi, ai 10 gradi sulle montagne del sud delle Alpi e fino a toccare i 12-14 gradi nelle vallate nordalpine (anche grazie a un debole influsso favonico) e in montagna. E non parliamo di 14 gradi, bensì di 14 gradi di anomalia sulla temperatura media giornaliera!
Dobbiamo considerarla come la prima delle ondate di caldo intense del 2024? No, si tratta della sesta! Se consideriamo i periodi di almeno 3 giorni nei quali sono state registrate delle deviazioni di temperatura sulla media giornaliera di almeno 5 gradi in modo esteso in Svizzera ne contiamo altre nei tre mesi precedenti.
Durante gli ultimi giorni delle correnti sudoccidentali hanno convogliato aria molto calda di origine subtropicale verso l'Europa. Come visibile nell'animazione sotto, un disturbo termico attorno ai 30-35° di latitudine, è stato inglobato in una vasta circolazione ciclonica presente sull'atlantico. Questa onda ha dato origine alla profonda zona di bassa pressione denominata "Kathleen": l'approfondimento di questo minimo barico ha rafforzato il gradiente di pressione sull'Europa occidentale intensificando di conseguenza le correnti sudoccidentali.
L'attuale periodo caratterizzato da temperature molto miti volgerà al termine nella giornata di domani. L'arrivo di una perturbazione atlantica convoglierà dell'aria nettamente più fresca, soprattutto a nord delle Alpi. Al Sud, dopo una temporanea diminuzione delle temperature nella giornata di martedì, una corrente favonica riporterà le temperature massime a valori sopra i 20 gradi.