La polvere minerale è una componente importante dell’aerosol atmosferico. Proviene principalmente dalle zone desertiche, ma anche l’erosione del suolo o le attività agricole sono fonti di polvere minerale. Il deserto del Sahara è la fonte principale ed emette da 60 a 200 milioni di tonnellate all’anno. Le particelle più grandi ricadono rapidamente al suolo, mentre quelle più piccole possono essere trasportate per migliaia di chilometri e raggiungere l’intera Europa.
Effetti diretti ed indiretti
La presenza di polvere del Sahara nell’atmosfera ha diversi effetti. Come anche altre specie di aerosol, le polveri minerali interagiscono in modo diretto con la radiazione, diffondendo e assorbendo la radiazione solare e assorbendo ed emettendo quella terrestre. Come conseguenza di questo effetto diretto, l'assorbimento della radiazione da parte degli aerosol altera la stabilità atmosferica.
Inoltre, le particelle di polvere minerale interagiscono anche con i processi microfisici delle nubi agendo come nuclei di condensazione delle nubi (CCN – Cloud Condensation Nuclei) o particelle di nucleazione del ghiaccio (INP - Ice Nucleating Particles). Questo altera in modo indiretto le proprietà delle nuvole, come la profondità, l'altezza e lo spessore ottico delle nubi e può quindi portare ad un aumento generale della nuvolosità.
Struttura cellulare della nuvolosità
Nelle immagini satellitari di questa mattina, la sommità delle nuvole era caratterizzata da una struttura simile alla buccia di un'arancia e tipica della presenza di polvere del Sahara.