Urano
23.5° non è un “numero magico”: se avesse un altro valore, le stagioni sarebbero molto diverse. L’esempio estremo è il pianeta Urano: la sua inclinazione è di 98°, con l’asse di rotazione (quasi) parallelo al piano dell’eclittica. Su Urano le stagioni si spingono all’estremo.
Il giorno uraniano dura circa 17 ore, mentre l’anno dura circa 84 anni terrestri. Immaginiamoci seduti al Polo Nord uraniano (il pianeta è un gigante gassoso, facciamo comunque finta che sia possibile). Al solstizio d’estate boreale il Sole appare quasi fermo allo Zenit; nei giorni seguenti, il Sole inizierà il suo moto apparente a spirale attorno allo Zenit, con un giro ogni 17 ore e un’elevazione sull’orizzonte progressivamente più bassa. Dopo 21 anni (84/4) cadrà l’equinozio: la spirale avrà raggiunto l’orizzonte. Addio Sole, lo rivedremo fra 42 anni, quando la spirale seguirà un percorso inverso, culminando allo Zenit al nuovo solstizio!
Nel video qui sotto trovate una simulazione generata con Stellarium del cielo estivo (42 anni) di Urano, visto dal Polo Nord verso lo Zenit, con un obbiettivo "occhio di pesce" (visuale a 180°). La rotazione giornaliera di Urano di 17 ore è stata eliminata, e quindi anche l'effetto "spirale" descritto sopra, in quanto troppo rapida rispetto al periodo simulato.